Migrante accoltellato: “Mi sono inventato tutto”

Si sarebbe inventato tutto Sadio Camara il 27enne senegalese che alla fine di luglio scorso si era presentato prima nel centro di accoglienza di Pettorano sul Gizio e poi in ospedale con un profondo taglio alla gola, dicendo di essere stato aggredito e malmenato da due persone mentre, in bici, si recava a Sulmona a lavoro.
Lo riporta oggi il quotidiano Il Centro, svelando il contenuto del verbale di sopralluogo che venne fatto qualche mese dopo, quando il giovane richiedente asilo uscì dall’ospedale e venne portato sul luogo della presunta aggressione.


Il giovane davanti all’invito a fornire particolari dell’episodio, avanzato dalla polizia, avrebbe alla fine ammesso di essersi inventato l’aggressione in un momento di profondo sconforto e per questo di essersi tagliato la gola.
Camara non è stato più interrogato formalmente da quel giorno e d’altronde le sue condizioni psicologiche erano sia al momento del sopralluogo che ora, molto precarie. Chi lo conosce dice di avere di fronte una persona completamente diversa e bisogna capire cosa sia scattato nella sua mente la sera del 30 luglio se è vero che si sia trattato di una enorme bufala.
A suo favore, contro quello che apparve come un preoccupante atto di razzismo, si mobilitarono associazioni, partiti politici e semplici cittadini, che scesero anzi anche in strada per dire no al razzismo.
Ma di razzismo, probabilmente, non si è trattato, quanto di una incredibile storia di un mitomane.


Le ferite riportate, quelle, d’altronde, erano vere: Camara venne ricoverato d’urgenza all’ospedale di Pescara e rischiò la vita, perché quella lama aveva sfiorato parti vitali.
Ora la procura ha chiuso le indagini e si appresta a notificare un avviso di garanzia nel quale si contesta al senegalese la simulazione di reato.

7 Commenti su "Migrante accoltellato: “Mi sono inventato tutto”"

  1. Adesso gli stessi che parlarono di razzismo, senza nemmeno sapere di come andarono i fatti e che organizzarono le manifestazioni, chissà se diranno: “scusate ci siamo sbagliati, siamo stati precipitosi nel parlare di razzismo” e con loro dovrebbero farlo anche tutti quegli organi di informazione che partirono in tromba accusando che l’accaduto fu opera di “razzisti”.

  2. Che peccato la grancassa buonista radical scic ci sarebbe campata 2 anni

  3. e tutti i radical cosa dicono? vergognatevi e chiedete scusa, arroganti falsi perbenisti.

  4. Era chiaro fin dall’inizio che nessuno potesse fare un gesto del genere.Ci sono state discussioni e allarmismi da politici e associazioni. E ben chiaro che si debbano delle scuse sia da parte del soggetto che a preso i giro le autorità giudiziarie, e che si scusi con la comunità intera per quello che a dichiarato.

  5. Rileggetevi questi dichiarazioni apparse negli articoli del GERME:
    Sadio,Pd provinciale:
    “L’episodio contro Sadio, scrivono dal Pd, rappresenta un grave caso di aggressione gratuita contro gli stranieri ed è l’ennesimo esempio di una crescita incontrollata degli episodi di razzismo, xenofobia e intolleranza nel nostro Paese.” E proseguono: “ Un clima, sostengono i Dem, che è alimentato purtroppo anche da posizioni irresponsabili di diversi esponenti del governo e su cui bisogna intervenire immediatamente. Riflettano tutti coloro che ogni giorno alimentano un’isterica fobia contro gli immigrati, e si rendano conto di quale tremenda responsabilità si assumono creando così un clima di intolleranza e di odio in cui ogni orrore può accadere.”
    UBUNTU: “Scusaci se questo Paese non è quello che ti aspettavi e se questo popolo ha dimenticato la sua storia e calpesta la sua Costituzione, abbracciando una subcultura carica di odio e pressappochismo. Non sei solo Sadio e ora più che mai, questo Paese ha bisogno di uomini come te, colti, forti, lottatori. Sadio, noi non arretreremo nemmeno di un passo. L’odio non passerà. Ti aspettiamo amico”.
    Il Meet Up Amici di Beppe Grillo Sulmona: “ Vogliamo essere vicini a Sadio come fratelli – scrive ancora il Meet Up – e non soltanto come un paese che ospita uno straniero, abbandonandolo a sé stesso e gli saremo vicini cercando di capire come aiutarlo davvero, con l’ascolto, condividendo le sue sofferenze e facendole un po’ nostre, perché è questo l’unico modo di crescere e migliorare. Scambio e condivisione, per fargli sentire che anche un paese lontano può diventare la sua casa”.
    Si, come no, questo paese ha bisogno di uomini come Sadio, colti, forti e coraggiosi lottatori.
    Povero Sadio abbandonato a se stesso…prendeva solo 400 euro al mese perché comunque lo avevano messo in un progetto di Servizio Civile pagato con le tasse degli Italiani.

  6. Ora mi aspetterei dei commenti in merito da parte di tutti i partiti/ associazioni che subito avevano gridato al razzismo. Ora però non si configurerebbe il reato di falsa testimonianza? Articolo 495 del codice penale.

  7. MioFratelloÈfiglioUnico | 14 Febbraio 2020 at 17:25 | Rispondi

    Mah…

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