Migliorano fortunatamente le condizioni dell’agente di Polizia penitenziara aggredito un mese fa da un detenuto ergastolano con dell’olio bollente, mentre per quanto riguarda la tanto attesa ed annunciata visita del Ministro degli Interni Matteo Salvini non se n’è saputo più nulla. Deve essergli sembrato un ottimo spot elettorale al Ministro quell’annuncio, visto che per lui siamo in campagna elettorale permanente e tutto fa gola, peccato che tutto ciò sia stato fatto a spese dell’agente ferito. Quest’ultimo intanto è stato dimesso da pochi giorni ma per almeno otto mesi non potrà uscire se non nelle ore serali e lontano da fonti di calore, mentre la prima doccia potrà farla non prima di quattro mesi. Ci tiene però a ringraziare tutte le persone che in questo mese gli hanno mostrato la loro solidarietà: dal comando di Polizia penitenziaria, agli abitanti di Sulmona e a tutto il territorio peligno.
Per Mauro Nardella, segretario Cst Uil Adriatica Gran Sasso, oltre alle ricadute fisiche dovute all’aggressione, per l’agente ci sono anche quelle psicologiche: “Vista la ferocia e la violenza utilizzata nell’atto perpetrato a suo danno. Il tutto accaduto in maniera del tutto gratuita, inspiegabile, improvvisa e senza nessun filo logico”. Sempre Nardella poi propone la promozione per l’agente ferito: “L’Amministrazione Penitenziaria non può non riconoscergli il rischio da lui corso attraverso un atto degno di essere chiamato tale e magari con una promozione al grado superiore. Intanto ringrazio il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime del Dovere Emanuela Piantadosi per aver attivato l’iter al fine di far riconoscere allo sfortunato collega lo status di vittima del dovere”.
S.M.
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