Mezzogiorno di fuocherello

Più che di fuoco, sarà un mezzogiorno di fuocherello. Che all’appuntamento per mandare a casa l’amministrazione Di Piero dato da Fratelli d’Italia, per le dodici di oggi, è probabile che saranno solo in due, anziché i nove necessari. Sotto il sole cocente di via Mazara a Sulmona, il fodero lo indosseranno verosimilmente solo Vittorio Masci e Salvatore Zavarella. Minoranza della minoranza, per usare una frase fatta.

La “conta”, come l’hanno definita i meloniani, sarà insomma roba da ragazzini delle materne. Uno, due. Niente più.

In realtà i conti quelli di Fratelli d’Italia se li sono fatti bene, perché sapevano dal principio che il numero sufficiente per sciogliere il consiglio non lo avrebbero raggiunto. Che altrimenti non si sarebbero certo lanciati in una provocazione che rischiava di mandarli a casa e addirittura a nuove elezioni. Pronti non lo sono loro, né gli altri.

E d’altronde Sulmona, che alla firma congiunta di mezzo consiglio più uno c’è abituata per sciogliere l’assise (così fu per Centofanti, La Civita, Federico e Ranalli), la procedura e come ci si arriva la conosce bene: trame nascoste, più delle volte, con al massimo la stampa avvertita dieci minuti prima. Così si fa, anche per evitare “ripescaggi” dell’ultima ora.

La pantomima non è però destinata ad esaurirsi in questo B-movie western in salsa peligna, perché più che un film, questa sembra destinata ad essere una serie tv. Una specie di spy story nella quale trame e personaggi si intrecciano: il consigliere di maggioranza socio del socio dell’appalto da 3 milioni e mezzo di euro, quello di minoranza con la moglie assunta dal socio del socio dell’appalto da 3 milioni e mezzo di euro, i due “traditori”, la lady sedotta e abbandonata, gli utili muti, i disertori e una suspence che, in realtà, è diventata anche un po’ noiosa.

Ad annoiarsi è anche il sindaco Di Piero, che anziché recitare la parte del protagonista, continua a restare in poltrona a guardare. Proprio come le serie tv, dove ad ogni puntata e ad ogni riunione, c’è il riassunto delle puntate precedenti. Roba vista e rivista. Basterebbe, forse, “saltare l’intro” e andare al sodo. Svelare la trama dopo aver capito le trame.

Al di là delle metafore e delle sceneggiature, però, c’è la cronaca di una città dove la politica è scomparsa, in balia di consensi personali e liti di bottega. Che non è riuscita, nonostante le intenzioni pre-elettorali, a ricostruire un tessuto politico e partitico; che non è pronta a chiudere la serie, né ad inventarsi nuove stagioni.

9 Commenti su "Mezzogiorno di fuocherello"

  1. Ora, ora è il momento | 7 Luglio 2023 at 00:38 | Rispondi

    Teresa, cara Teresa, suvvia.
    “… le mie critiche, rispetto alla necessità che questa maggioranza ingrani una marcia diversa e risponda celermente ai bisogni della Città, non solo le confermo, ma torno ad invitare nuovamente il Sindaco a trovare presto un modo per rilanciare l’azione amministrativa attraverso un diverso assetto.”
    Teresa, cara Teresa, suvvia.
    Sei pienamente consapevole che “questa maggioranza” non pattina dall’inizio, perché non incastra organicamente i pezzi che la compongono, perché non vi è affinità alcuna, perché in particolare manca la strategia che dovrebbe amalgamarne le specificità (?), perché vi muovete come ombre in un labirinto, perché non avete presa sui responsabili degli Uffici, perché una seria Amministrazione non è come una macchina che se ripetutamente non attiva l’accensione girando la chiave nel quadro, poi la spingi ingranando la seconda marcia…
    Ma poi per marciare in quale altra direzione se sfibrate costantemente la corda che dovrebbe unirvi e dovreste tener tesa?
    Se la Collettività manda continui messaggi di incredulità, di stupore, di delusione, di rabbia circa il vostro nullo operato, ma ci sarà una verità non sconfessabile ?
    Se la squadra di coalizione non ha effettiva coesione, se c’è continua maretta tra i suoi membri, si invoca a più riprese, e tu l’hai fatto a gran voce dall’interno, un necessario “cambiamento”, che fu lo stesso termine, disatteso anzitutto nel suo intimo significato, ad essere il vessillo sbandierato nell’ultimo comizio,
    ora, sì proprio ora,
    come fai a fidarti dell’azione di un condottiero lento e senza spada, che marca per suo interesse il territorio ma a questo stesso non assicura che chiacchiere e tanto politichese da piazzetta ?
    Non ricordi, forse, le tante riunioni per raggiungere l’accordo su un compendio di alto profilo da chiamare programma elettorale ?
    Quale, quello che mai è stato attualizzato in un piano di mandato e che, a ben vedere, non diventerà mai un rilancio amministrativo, anche tentando un diverso assetto ?
    Suvvia Teresa, cara Teresa,
    riappropriati della dignità politica e torna a nuotare nella libertà.
    SULMONA, questa importante Città, ha bisogno di un periodo di quarantena !
    Oggi 7 luglio, giorno del Beato Benedetto, si dia luogo all’unico corso possibile: la resa.
    Che la notte, dunque, ti porti il e fuori Consiglio,
    che “il sindaco … anziché recitare la parte del protagonista, continua a restare in poltrona a guardare.” (ndr)

    • Che caxxo c’entra la Nannarone ??? Te la sogni pure la notte …
      Almeno lei e’ apertamente e ostinatamente contro il malaffare e l’illegalità con le parole e con infatti , anche per se per qualcuno questo e’ di poco conto per noi Sulmonesi no.
      Si può anche sbagliare nella buona fede di aver provato a fare cose buone .

  2. E quindi resta una maggioranza di 8 consiglieri + il sindaco! Chissà perché è stato poco evidenziato questo aspetto molto negarivo…chissà perché….

  3. … continuate… continuate a perseverare… e nel mentre Sulmona e tutta la Vallata stanno andando letteralmente in malora… ma come pensate di rimediare allo sfacelo generalizzato che sta provocando la più grave crisi economica locale unitamente ad un inarrestabile spopolamento e invecchiamento di Sulmona e di tutto il circondario?
    Veramente pensate, voi politici e politicanti, di risolvere questa gravissima situazione con qualche evento o spettacolino di piazza… così tanto per ?
    Un fallimento totale tanto da non riuscire neppure a programmare e far fronte alla manutenzione ordinaria del taglio delle erbe infestanti o il rattoppo delle mille buche sulle strade cittadine… come pensate di risollevare le sorti di questa città ormai senza più lavoro, senza collegamenti, senza speranza e senza futuro?
    Pensate veramente che il “ solo “ turismo, peraltro stagionale, riesca a sfamare migliaia di famiglie?

  4. La discordia e’ il vero cancro di Sulmona che la rende ingovernabile.

  5. Il fustigatore | 7 Luglio 2023 at 10:13 | Rispondi

    L’unica voce fuori dal coro che si ostina a cercare soluzioni praticabili per una Amministrazione boccheggiante viene investita di tutte le colpe di una compagine….scompaginata.
    Anche quando tenta di tenere alta la bandiera della legalità e del rispetto dell’etica pubblica….
    Ma tutti gli altri della Maggioranza i consiglieri anche di minoranza dormienti??

  6. SalviamoSulmona | 7 Luglio 2023 at 11:02 | Rispondi

    Se le amministrazioni sulmonesi non cambiano la coccia, sarà improbabile per la città riuscire a salvarsi, ma sembra che non freghi niente a nessuno.

  7. Presentati solo in due…… Se si dimettessero realmente nessuno sentirebbe la mancanza dei Fratelli. Del resto da i numeri delle ultime comunali si evince chiaramente.

  8. Ma se sono tutti sfigatoni brutti. Non si arriva a capire perché si dovrebbe togliere Di Piero per cambiarlo con un altro sfigato simile a lui. Quale sarebbe stato il vantaggio per la comunità?

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