Gli undici parlamentari abruzzesi Cinque Stelle, tra i quali la sulmonese Gabriella Di Girolamo, hanno ufficialmente inviato una nota ieri al presidente della Repubblica Mattarella. La richiesta è quella di rimandare ogni atto riguardante il metanodotto al nuovo governo. Secondo i pentastellati manca, infatti, la legittimità nella convocazione della conferenza dei servizi per il 4 aprile per un governo, quello dimissionario, che nei fatti dovrebbe occuparsi solo di affari correnti e quindi di disbrigare cose urgenti, fuori dall’indirizzo politico.
Cosa che non è accaduto in questo caso con la riunione tra soli quattro giorni, l’ultimo passaggio nei fatti. “In questo caso- si legge nella nota dei neo-parlamentari- non siamo di fronte all’esercizio di affari correnti o indifferibili, bensì trattasi di una procedura attivata per porre rimedio, attraverso una decisione necessariamente politica, al diniego di una delle amministrazioni coinvolte, ovvero Regione Abruzzo”. Regione che qualche giorno fa, parola del sottosegretario Mazzocca, era pronta ad una diffida nei confronti del governo.
Ma perché il quattro non andiamo tutti davanti Palazzo chigi?tanto i nostri parlamentari non li ascolta nessuno.D’Alfonso non ha intenzione di fare niente.
Tutti i paesi della conca peligna uniti il quattro a Roma anna