E’ stato dato il via, ed è il caso di dire finalmente, alla preparazione della nuova gara d’appalto europea per l’affidamento del servizio di refezione scolastica. Sull’albo pretorio è stata, infatti, pubblicata la delibera che in dettaglio specifica tutto quanto si dovrà fare per reperire un’azienda in grado di occuparsi del servizio destinato alle scuole materne, elementari e per quelle classi delle medie che svolgono il tempo prolungato.
Un gara da 2,8 milioni di euro circa, valida per tre anni (con la possibilità di prolungarla per altri due) basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Centomila pasti previsti al costo di 4,70 euro al netto d’Iva a partire dal primo ottobre 2019.
Ad occuparsi delle mense scolastiche sulmonesi è al momento la Vivenda di Roma il cui contratto, tra un intoppo e l’altro, è partito effettivamente lo scorso 26 novembre e per tre mesi per un tetto di 42mila pasti e comunque “salvo proroga tecnica ai medesimi patti e condizioni vigenti per il tempo strettamente necessario all’individuazione del nuovo soggetto affidatario del servizio previo espletamento di nuova procedura di gara”. Vien da sè che a distanza di tre mesi diventa essenziale procedere nell’individuazione di un nuovo operatore per il prossimo anno scolastico.
Ad occuparsi del procedimento è stato nominato, in seno al primo settore, il rup Alessandro Ginnetti. La procedura prevede, in base alla clausola sociale di salvaguardia, anche il riassorbimento dei lavoratori parte dell’appalto di refezione attuale. Nell’ambito della gara, inoltre, dovranno essere promosse le offerte che prevedono l’utilizzo di generi alimentari a filiera corta, il cosiddetto chilometro 0 e quindi stagionalità e reperibilità del mercato.
Simona Pace
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