Altro che morosi, la redazione de Il Germe è stata inondata ieri di telefonate e messaggi. Perché ci sarà pure qualcuno che non ha pagato ed è rimasto senza cibo, come ha detto ieri il gestore, ma tanti altri erano in regola. Ben oltre il dovuto e sono stati lasciati senza pasto. Anche ieri, come l’altro giorno: alla Lombardo-Radice come nelle altre scuole della città.
“Una follia – raccontano i gentiori – soprattutto per i modi, con alcuni addetti alla mensa che sono entrati nelle classi e in barba a qualsiasi rispetto della privacy hanno fatto nome e cognome di chi sarebbe rimasto a digiuno”. Qualcuno si sarebbe persino spinto ad invitare a far pagare i genitori. Qualche bambino ha pianto, qualuno si è vergognato, qualcuno ha ora intenzione di chiamare i carabinieri per interruzione di pubblico servizio.
“Ci hanno chiamati dicendoci che dovevamo andarci a riprendre i nostri figli – raccontano le famiglie – ma noi eravamo in regola con i pagamenti, anzi eravamo a credito”. Anche perché lo scorso anno, a scuola chiusa, il debito ha continuato a lievitare per un problema al sistema e qualcuno ha saldato, senza sapere che non era un debito vero: “Ho aperto quest’anno, in teoria, con 75 euro di credito – racconta una mamma – che però non mi sono state calcolate nella nuova iscrizione. Per sicurezza così l’altro giorno ho fatto un bonifico e anche un pagamento con carta di credito che è immediato: il risultato è che mio figlio non ha mangiato”.
“Il giorno prima avevo due pasti a credito – racconta un padre di un altro bimbo – eppure hanno fatto scattare l’assenza, facendo rimanere senza pasto mio figlio. Senza un avviso, un sms che di solito mandano, senza rispettare il regolamento che prevede provvedimenti dopo i cinque pasti scoperti”.
Un disastro, insomma, dovuto, spiegano le presidi, essenzialmente al cambio del sistema di prenotazione: prima erano i bidelli a raccogliere le adesioni sulla piattaforma e a inviare le richieste la mattina ai gestori delle mense, ora invece è direttamente la piattaforma che prenota i pasti da servire, quelli che si possono servire. Quelli che sono in regola con i pagamenti e con il saldo dello scorso anno.
Una meccanicizzazione che, al netto degli errori della piattaforma, ha finito con complicare le cose per la scuola: “Se qualcuno resta senza pasto, noi ci dobbiamo preoccupare di contattare il Comune e poi le famiglie per avvertire di trovare una soluzione alternativa – spiegano le presidi – dovremmo dedicare un addetto solo a questo e noi non abbiamo personale. Speriamo che le cose si sistemino in fretta”.
Oggi, intanto, un altro giorno con il coperto sospeso. E c’è chi, per sicurezza, si porterà comunque il panino.
bene,anzi male,si racconta di morosita’mai recuperate/da recuperare con chiamata pubblica,di pagamenti in base al numero pasti consumati,ed anche di un notevole numero di alunni (300) che non fruiscono del servizio ,ora addirittura liste dei buoni e dei cattivi,dunque qualcuno ha l’accesso ai dati sensibili/riservati sulle famiglie,reddito,figli/alunni,ecc,ecc di pertinenza degli Uffici comunali(servizio recupero morosita’incluso),quindi allarmante ed in violazione delle disposizioni di Legge,che fare? Le Autorita’ di controllo che dicono ? I contratti,gli accordi per l’affidamento stabiliscono cosa? Accendere immediatamente un faro abbagliante,risaputi chi sono i furbetti del quartierino,tanti i procedimenti,inchieste,
arresti,indagini amministrative,civili,penali,ecc,ecc,in rete la lista dei “casi” e’ notevole,
massima attenzione,zelo assoluto,soprattutto non far finta di niente,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Ma il comune non dovrebbe avere in organico una figura di responsabile? A proposito, ma la commissione mense? Quando verrà indetta? A fine anno scolastico?
Se hanno davvero fatto i nomi dei morosi in pubblica piazza basta una segnalazione al garante della privacy, a mezzo PEC, e dopo l’indagine di rito l’azienda si becca una bella multa, normalmente le multe sono molto salate.
sig Gagliardi, far pagare i morosi, no?
Perché in Italia non si possono filmare i reati e mettere le immagini on line, oppure, pubblicare i nominativi degli evasori. A scuola non possono essere più pubblicati i quadri con i voti. Nei concorsi pubblici non vengono più pubblicate le graduatorie esplicite. La privacy a scapito della trasparenza. Io personalmente scelgo la trasparenza.
Basta mensa!!!!! Quelle quattro orette recuperatele il sabato, suvvia… non è difficile!!!
Il pasto per costare 5 euro significa avere isee altissimo. Non diciamo cose non reali
Non ci lamentiamo se poi la qualità del cibo è quella che è. Se avessero trattato mio figlio così, ero già dall’avvocato. Trasparenza di cosa?
Esistono le commissioni mense proprio per questo! Chiedete al comune e ai dirigenti scolastici a che punto sono la loro nomina! Chiedete ai rappresentanti dei consigli d’istituto. Altrimenti che si sono candidati fare.
I furbetti si ci sono e ci sono stati io ieri ho ripreso il mio bambino perché morosa ma ero in regola.Ho mandato lo screenshot in presidenza del mio credito residuo eppure niente…..Il rimprovero anche di mio figlio ….mamma ma che figura mi fai fare non hai pagato?