Mense, nuovo menù e rincari

Più varietà di pietanze in tavola dal sapore più salato, almeno per il portafogli. Sarà “servito” domani il nuovo menù approvato dalla ASL 1 da portare a tavola nelle mense scolastiche di Sulmona. Un cambio di portate su otto settimane anziché su quattro, deciso lo scorso gennaio durante l’incontro della commissione mensa, alla presenza dei responsabili della Asl e dei genitori rappresentanti delle diverse realtà scolastiche del territorio.

I nuovi menù della Ep-Coselp, a cui in settimana è stato affidato il servizio di refezione fino al 2029, esordiranno domani. Orzo o pasta con legumi, frittata con mozzarella, finocchi alla julienne e polpa di frutta saranno i piatti portati a tavola. Tante le pietanze che si alterneranno davanti alle posate dei giovanissimi studenti di Sulmona. Dalla pizza rossa (o bianca) alla pasta al forno, passando per le lasagne, le polpette di pesce, il merluzzo gratinato e le tagliatelle al menù di carne. Un modo per incentivare anche quegli studenti che alcune volte hanno posato forchetta e coltello, incrociando le braccia per vivande non proprio di loro gradimento.

Si allarga il menù e aumenta sensibilmente il costo per sedersi a tavola. Per chi rientra nella prima fascia ISEE (quella da 5.956,01 a 7.000 euro), il costo del pasto passa da 0,54 centesimi pagati fino a ieri, a 0,56 centesimi. Per chi è inserito in seconda fascia (da 7.001 a 8.000 euro), si passa da 0,81 a 0,83 centesimi. Rincaro più alto per chi è in terza fascia (da 8.000,01 a 10.000 euro), pagando 1,39 euro a pasto invece di 1,35. I pasto in quarta fascia (da 10.000,01 a 12.000 euro) aumenta a 2,22 euro (2,16 prima), mentre in quinta fascia (da 12.000,01 a 14.000 euro) passa da 2,71 a 2,78. I componenti della sesta fascia (che va da 14.000,01 a 17.000 euro) pagheranno 3,34 euro invece di 3,25. Aumento di nove centesimi anche per la settima fascia (da 17.000,01 a 21.000 euro), con il pasto che passa da 3,52 euro a 3,61. Dieci centesimi in più per ogni pasto lo pagheranno i componenti dell’ottava fascia (da 21.000,01 a 26.000), con la pietanza che aumenta a 3,89 euro rispetto ai 3,79 di inizio anno. Più “gravosi” i rincari per la nona fascia (da 26.000,01 a 30.000 euro) e la decima fascia (oltre 30.000 euro): i primi pagheranno dodici centesimi in più (con il passaggio da 4,33 a 4,45 euro), gli altri quindi centesimi in più (da 5,41 a 5,56 euro).

2 Commenti su "Mense, nuovo menù e rincari"

  1. Debito pubblico | 16 Febbraio 2025 at 00:14 | Rispondi

    Ma la parte restante chi la paga ?

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