Mense: la Regione dice no al centro cottura del San Raffaele. I genitori organizzano la protesta

I dubbi degli uffici del Suap del Comune di Sulmona erano fondati: ieri la Regione, interpellata tramite la Asl, ha risposto negativamente all’ipotesi di utilizzare la cucina della clinica San Raffaele come centro di cottura per la refezione scolastica. Secondo gli uffici dell’Emiciclo, infatti, l’autorizzazione è legata alla Legge 32, quella sugli accreditamenti sanitari, e di conseguenza la cucina di viale dell’Agricoltura, può servire solo pazienti e familiari della struttura. O meglio: la cucina della clinica può solo preparare e somministrare i pasti sul posto e non è autorizzata, né autorizzabile, a confezionare e distribuire all’esterno il cibo. Neanche con interventi e modifiche strutturali.

Nei fatti la ditta Ri.Ca. di Somma Vesuviana che si è aggiudicata l’appalto da 3 milioni di euro a giugno scorso, dopo aver indicato in fase di gara un ristorante di Bugnara poi rivelatosi inadeguato, non ha un centro cottura dove preparare i pasti ai novecento studenti delle scuole sulmonesi, che restano, al momento, come le loro famiglie, senza menu e con tanti disagi.

Impensabile – ma lo era già da tempo – che l’ultimatum dato dal Comune di avviare la refezione scolastica entro domani, possa essere rispettato. Difficile anche immaginare soluzioni a breve termine per la Ri.Ca. che, a meno che non abbia un asso nella manica, avrà bisogno di mesi prima di trovare un locale idoneo.

Gli uffici comunali però ora sono chiamati a trovare una soluzione in tempi rapidi, una delle quali potrebbe essere l’affidamento diretto ad un altro concessionario (verosimilmente la EP che si è classificata seconda) il servizio, fosse anche – sotto soglia – per un periodo limitato, anche se la decisione aprirà probabilmente un contenzioso giudiziario dai risvolti pesanti.

Le famiglie, dal canto loro, hanno esaurito la pazienza e si stanno organizzando per protestare in Comune: il disservizio, infatti, sta causando notevoli disagi alle famiglie, specie a quelle con figli più piccoli e che frequentano le scuole materne, dove l’ipotesi del pasto da casa non è contemplato, né possibile.

L’urgenza, a dispetto della prevedibilità dell’apertura della scuola, è ora quella di risolvere il problema dell’utenza. Fermo restando che, prima o poi, qualcuno il conto dovrà pur pagarlo. Anche se “non ha mangiato”.

17 Commenti su "Mense: la Regione dice no al centro cottura del San Raffaele. I genitori organizzano la protesta"

  1. Fuori i nominativi dei dipendenti che hanno redatto il bando, commissione di valutazione, RUP. I cittadini per trasparenza devono sapere!

  2. Non fuori i nominativi… fuori proprio! Da licenziamento, non mi interessa sapere il nome di Tizio di Caio o di Sempronio. Quest’estate cosa è stato fatto, nulla?!? Adesso al mare ci andrà d’inverno, magari in Australia… Teste usate solo per spartire le orecchie… bastava controllare che la Ri.ca avesse o no il requisito principale per l’ammissione al bando per poter concorrere.
    La Regione ha negato l’autorizzazione per il centro cottura al S.Raffaele?!? Ma non mi dite… era abbastanza logico capire che in una struttura dove si cucina per degenti, non si potesse fare ristorazione scolastica!!!!
    Adesso, se subentrerà la seconda in graduatoria, credete che la Ri.ca non agisca per vie legali?!? Non credo… chi vivrà vedrà o meglio saprà; di certo, qualcuno il conto del “ristorante” dovra’ pagarlo, non fare come ne “I Laureati” dove i commensali a turno, se la danno a gambe. Che poi, magari, chi è preposto al servizio refezione scolastica, la laurea ce l’ha pure.

  3. Giusto una precisazione, “il Servizio di refezione scolastica è definito come servizio pubblico a domanda individuale ai sensi del D.M. 31 dicembre 1983”

  4. Scusate l impertinenza, ma la rossi e contraria?

    • Dal ristorantino alla riabilitazione! | 10 Ottobre 2024 at 08:19 | Rispondi

      Ma come si fa ad aggiudicare una gara ad una azienda che indica come centro di cottura il ristorante di bugnara! I nostri assessori conoscono il territorio?… sono di Sulmona?… magari una voce ai funzionari del comune potevano anche darla sullo stato e la consistenza di un ristorantino della vallata…. Che oltretutto non brilla per qualità dell’offerta… ahahahahah andate a casa e vergognatevi ! La riabilitazione la dovete fare voi!

  5. Giunta di alto profilo, indirizzi di gara dati da questi personaggi… di cui non si sente parola da mesi… consiglieri che lavorano in guardia di finanza, professionisti che promettevano di ribaltare Sulmona in termini di legalità turismo servizi alle famiglie! Questi sono i risultati? Al peggio non c’è mai fine! Ho sbagliato a votarvi, meglio quelli di prima davvero!

  6. Le gare vinte con uno “splendido” ribasso…..celano sempre la fregatura……la cosa preoccupante è che…..le stelle stanno a guardare

  7. Fermo restando il giudizio negativo su questa amministrazione. Però è paradossale che si chiede alla giunta interventi sui bandi gara per assegnazione mense dopo che l’anno scorso si è polemizzato per la precedente gara, assegnata all’unico partecipante, su ipotetiche ingerenze appunto della politica per l’assegnazione stessa. Non ci si può lamentare perché la politica ha fatto e rispettato quello che in precedenza le è stato chiesto

    • Non difendere l’indifendibile | 10 Ottobre 2024 at 12:38 | Rispondi

      Ti ricordo che la giunta esprime gli indirizzi su cui poi i dipendenti formulano il bando! Pertanto questi indirizzi sono stati sicuramente poco chiari?.. poco precisi?…. Piuttosto blandi?…. Il compito della parte politica è proprio questo! Se gli assessori firmano le delibere di indirizzo senza nemmeno leggere quello che i funzionari o dirigenti scrivono, ora dovrebbero dimettersi, insieme ai consiglieri che li hanno proposti per un posto in Giunta, personaggi con curricula di alto profilo???? Ma fatemi il piacere, sono li solo per le 1000 e rotti euro al mese!

      • La giunta non fa i bandi e indirizzare non vuol dire fornire tutti i dettagli del bando. Altrimenti scriverebbe direttamente il bando. Questo è compito proprio degli uffici. Ora non è certo il primo bando che viene sbagliato potrei elencarne molti che sono stati oggetto di articoli di questa testata. Già lo scorso bando deve essere la giunta a dire che se ci sta un solo vincitore a lui viene assegnato? Non credo tanto che se non veniva segnalato manco gli uffici se ne accorgevano. Gli assessori non so quello che firmano ma potrei citare insigni ministri che hanno firmato leggi divenute incostituzionali. Siamo,seri. Attaccare per partito preso non aiuta questa città a risollevarsi perché il problema degli uffici comunali oggi fa comodo ad attaccare chi amministra ma domani che amministreranno altri non sarà certo,risolto. I curriculum di alto profilo li ha citati lei. Con questa gara allo sputtanamemto quotidiano meritano o meno a fare politica a Sulmona rimarranno solo i mediocri, che poi mi pare essere la maggioranza a Sulmona. Sono lì perché hanno vinto le elezioni. Si chiama democrazia. Se non le piace ci sono altri paesi dove non esiste può andare lì. E il discorso dello stare lì per lo stipendio sarebbe estendibile a tante categorie comunali visti i risultati politici e non anche ad altri e precedenti assessori nonché ad attuali presidenti di regione assessori consiglieri e ministri della repubblica. Ps io non ho difeso nessuno bastava leggere, e a sto punto capire la prima frase, mostravo il paradosso di chi ora si lamenta che non è stato fatto quello che invece nel precedente bando veniva, ipoteticamente, rimproverato come ingerenza per indirizzare la gara. Tutto qui. Il resto è fantasia per non dire pregiudizio

  8. l Assessore competente dovrebbe, minimo minimo, dimettersi da subito ma attenzione anche il Sindaco dovrebbe avere più coraggio con gli uffici preposti

  9. L'Araba Fenice | 10 Ottobre 2024 at 14:50 | Rispondi

    Domanda, se i pasti vanno consegnati entro 30 minuti dalla preparazione, come è possibile da bugnara (centro cottura indicato in fase di partecipazione )raggiungere le scuole di scanno e campo di giove con questa tempistica? Google maps indica oltre i 30 minuti.

  10. bene,possibile che i “vincitori” dalla data dell’aggiudicazione non hanno “apparecchiato” organizzato le cucine…domanda: sono deficienti? No la risposta,quindi molto probabilmente gli interessi(accordi) particolari prevalgono…Il divo::a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina…vediamo chi incassa il conto,Legalita’ diffusa,e basta,o no?

  11. Ah! Belli i tempi in cui si cucinava nelle scuole e c’era la cucina il cuoc…ah e’ vero c’erano soprattutto le scuole! Sulmona la città che non ama i bambini, città di cultura che ha chiuso tutti e tre gli edifici storici delle scuole primarie. Vergogna vergogna vergogna

    • Oltre a chiudere gli edifici è stata cancellata la storia di decenni di istruzione delle Serafini e della Lola Di Stefano. Scuole che sono state soppresse dalla regione Abruzzo con DGR n.1 del 3 gennaio 2024. Badate bene, soppresse non accorpate.

  12. Fate figli se potete | 10 Ottobre 2024 at 16:53 | Rispondi

    Più che non ama i bambini non ha più i bambini come quasi tutta l’Italia. Questa la triste realtà

    • Veramente in paesini come Campodigiove e Pacentro, la denatalità non ha impedito la costruzione di scuole primarie all’avanguardia…

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