Entro l’11 ottobre la mensa scolastica dovrà partire o il servizio potrebbe essere affidato ad altri: l’ultimatum-diffida del Comune è stato inviato ieri alla Ri.Ca. di Somma Vesuviana che a giugno scorso si è aggiudicata l’appalto per la refezione scolastica di Sulmona e che, ad oggi, non ha ancora un centro di cottura autorizzato, nonostante la data fissata per apparecchiare fosse quella di ieri.
Un ultimatum che lascia intendere che l’obiettivo ipotizzato dall’assessore Sergio Berardi di partire con i pasti caldi dal 4 ottobre, sarà disatteso. E, a dirla tutta, anche quello dell’11 sembra essere un po’ troppo ottimistico. La società appaltante, dopo aver indicato un ristorante di Bugnara, poi rivelatosi inadeguato, sta ora cercando di far passare come centro cottura la clinica San Raffaele, dove già svolge il servizio di refezione. Ipotesi questa, però, ancora tutta da verificare nella sua fattibilità, specie per quanto concerne il parere necessario della Asl. Solo passato il bollino autorizzativo, si potrà quindi procedere alla stipula del contratto e al conseguente passaggio delle circa trenta maestranze di EP e Coselp al nuovo concessionario. C’è poi il passaggio non semplice, come dimostrato in passato, del caricamento dei dati degli utenti sul nuovo portale, con il quale si dovranno gestire i pagamenti e le diete quotidiane. Un iter, insomma, piuttosto complesso che è difficile (ma non impossibile) immaginare possa compiersi in meno di dieci giorni.
Per questo le scuole si sono attrezzate: il polo della Lombardo-Radice-Di Stefano e Serafini-Ovidio è già partito l’altro giorno con il pranzo al sacco, la Masciangioli, invece, lo farà da lunedì prossimo. Ieri, infatti, il consiglio di istituto ha dato seguito ai desiderata delle famiglie che si erano espresse con un sondaggio la scorsa settimana: la scuola ha deliberato, quindi, che da lunedì prossimo sarà autorizzato, ma solo per le scuole primarie, il pranzo da casa. Per questo è stato stilato anche un regolamento che i genitori saranno chiamati a sottoscrivere nei prossimi giorni e nel quale, chiaramente, si solleva da ogni responsabilità la scuola per il servizio fai da te.
I punti salienti del regolamento prevedono prescrizioni innanzitutto sui contenitori: plastica, possibilmente, e niente metalli o vetro che potrebbero ferire i ragazzi. Posate identificate con il nome, nelle quali non dovrà esserci il coltello; porzioni monodose, tovaglietta da mettere sul banco, bicchiere, tovagliolo e un sacchetto a parte per contenere il tutto, con il cibo che dovrà entrare la mattina insieme agli studenti e non essere portato durante le ore di lezione.
Non ci sono veri e propri divieti sul tipo di cibo da portare, ma sono raccomandati pasti sani, non deteriorabili e che non debbano essere tenuti al freddo o riscaldati per essere consumati.
Per le scuole medie Capograssi, che fanno parte dello stesso polo, però, sarà autorizzata solo una seconda merenda con panino da consumarsi in classe: troppo complessa, qui, infatti, la gestione e lo stoccaggio del pasto prima del consumo.
Restano escluse dalla deroga le scuole materne (di entrambi i poli) che, al momento, non potranno contare sul tempo pieno.
“Siamo costretti ad adattarci per venire incontro alle famiglie che sono furiose – spiega il presidente del consiglio d’Istituto, Alessandro Ciuffini -. Il Comune è inadempiente e questo non è ammissibile, ci auguriamo che questa situazione di emergenza si risolva in tempi brevissimi”.
Dopo, specifica il regolamento, quando partirà la refezione pubblica, il pasto da casa non sarà più consentito. Per il momento è l’unica alternativa, un altro boccone amaro da mandare giù.
Ora ci dovete dire come è stato possibile dare il massimo punteggio alla vicinanza del centro cottura in fase di valutazione!!! Mi auguro fortemente che le ditte escluse provvedano ad un ricorso e a citare in giudizio…..
Sicuramente mi costa meno il pasto da casa e non la mensa. Perché lamentarsi?
Non diciamo sciocchezze con una media di 4,50€ ti mangi un primo un secondo un contorno pane acqua e frutta. Cibo cotto e fresco. Non la pasta cotta alle 7 e mangiata alle 1330.
Meglio il panino
Il panino tutti i giorni non è il massimo salutare per i nostri ragazzi….
Dipende…
Siamo stati beni per anni e anni poi è arrivata la politica anzi no la O LITICA senza neanche la p ed ecco i risultati.
“Ora ci dovete dire come è stato possibile dare il massimo punteggio alla vicinanza del centro cottura in fase di valutazione!!! Mi auguro fortemente che le ditte escluse provvedano ad un ricorso e a citare in giudizio…..”
Il massimo del punteggio anche sulle attrezzature , sugli spazi a disposizione, sui locali destinati agli allergici, sugli impianti per il contenimento del consumo energetico ( impianti fotovoltaici e termici) …………. come saranno stati attribuiti i punteggi, forse su un centro di cottura ambulante tipo uno di quei tir da street food che si sposta da uno comune ad una altro da una sera alla mattina
E poi si legge ancora sui documenti di gara punteggi dati alla emergenza ovvero che succede in caso di emergenza ( se per una qualsiasi interruzione di energia elettrica o di gas o di lavori antistanti il centro di cottura e altro che possa impedire il normale funzionamento ecc ecc) dove si prepareranno i pasti sempre su un tir ambulante o per la commissione emergenza significa la mancanza di una scatoletta di tonno o di una fetta di pane reperiribile in un qualsiasi supermercato…….come saranno stati attribuiti i punteggi sulla EMERGENZA
Al fine di dipanare questi ragionevoli dubbi sarà possibile rendere pubblici tutti gli atti di questa aggiudicazione
nomi e cognomi, dati che sono pubblici e che tutti possono leggere. È bene che ai faccia informazione nella più totale trasparenza.
https://comunesulmona-appalti.maggiolicloud.it/PortaleAppalti/it/ppgare_bandi_scaduti_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/viewAttiDocumenti.action¤tFrame=7&codice=G00073&ext=&_csrf=A1EELWUH9788P7YUT0E6UO616YRN6G8P
Ne azzeccassero una!!!!
Ma manco per sbaglio.
Mi chiedo ma chi prima ha polemizzato sul precedente bando ora non ha nulla da dire? O si fanno polemiche solo quando si può attaccare una parte politica, la ex parte politica di appartenenza o la parte avversa, e non quando sbagliano gli uffici e ci rimettono i cittadini?
Ottima domanda!
E ottima anche la risposta!
Mediate gente, meditate!
Veramente anche l’altra volta avevano sbagliato gli uffici almeno questo a detta del sindaco a cui dobbiamo credere perché sono gli uffici a redigere il bando di gara che era evidentemente sbagliato, la richiesta di chi allora criticó è esposte il problema fu di bloccare il bando per non incorrere in una assegnazione illecita e di rifarlo secondo le prerogative di legge ma a parte questo, invece che prendertela con chi eventualmente dovesse aver sbagliato non trovate niente di meglio che pensare alla Nannarone? Ma ve la sognate anche di notte?
Come mai ora la politica è assente??? Questo si critica non il passato. Sveglia!
Veramente l’altra volta mi pare la polemica sia stata di altra natura e non verso gli uffici. Ma sono contento che finalmente la gente inizia a capire la matrice di molti problemi della città. Che non vuol dire asssolvere la politica dalla sue responsabilità ma evidenziare un problema con cui ogni parte politica avrà a che fare nella sua azione amministrativa e che sta diventando cronico. Però consentimi da cittadino che guarda alla opposizione come possibile futura maggioranza di questa città credo sia legittimo chiedersi perché si limitano tutti alla sterile e pro domo sua polemica politica, post, cene, chi vota chi, e via discorrendo, e invece su questa vicenda che interessano le persone, sai si governa la città per i cittadini non per propria vanagloria, scatta un imbarazzante silenzio. Perché nessuno dice nulla perché non possono fare una polemica politica? Ecco questa riflessione personale giusta qualifica l’opposizione
La politica cosa ne pensa di questa situazione? Ricordo ancora i polveroni dello scorso anno.
La mensa è educativa e serve per socializzare, al di là delle ore di lezione.
Anche la didattica pomeridiana dovrebbe essere un diritto.
Questi diritti alla scuola dell’infanzia non esistono.
Tra incompetenti al comune in merito all’ aggiudicazione dell’ appalto, carte bollate, leggi assurde che penalizzano la scuola non dell’ obbligo, noi genitori vediamo negato lo stesso diritto all’ istruzione dei nostri figli che vanno alla materna.
E meno male che parliamo di istruzione, di cultura!
Mi sbaglio o i ragazzi erano molto più preparati e autonomi quando non c’erano i rientri pomeridiani, quando venivano assegnati i compiti e gli insegnanti verificava con sistematicità.
I rientri pomeridiani servono solo ad aumentare gli orgsnici dei docenti con incremento dei costi.
È un “gomblotto”
I rientri pomeridiani servono soprattutto ai genitori che lavorano. E non sono affatto obbligatori: basta iscrivere i figli al tempo cosiddetto normale. E comunque “prima” le donne non lavoravano. Oggi sì. Ma evidentemente non è l suo caso.
Chissà perché le scuole tendono a disincentivare il tempo normale a scapito del tempo prolungato? Probabilmente c’è timore per una riduzione dell’organico convincendo anche i genitori che non hanno problemi a seguire i figli.
Ricordo che c’erano genitori che riprendevano i bambini anche per la pausa pranzo!
Vedo che in questo paese c’è gente che tifa per la disoccupazione diffusa ovviamente finché l’organico ridotto non è il proprio posto di lavoro.
Anche io vorrei lavorare dalle 9 alle 13 e “seguire” mio figlio guadagnando però tanto quanto chi lavora 8 ore al giorno. Chissà se esiste un lavoro del genere a Sulmona
Pensare che il lavoro dell’insegnante siano le ore della lezione dimostra poca dimestichezza scolastica. Allora potremmo dire che anche chi lavora 8 ore al giorno ma non si spacca la schiena non fa un lavoro usurante pesante faticoso è un miracolato. E così via discorrendo. Ps molti di quelli che lei ridicolizza finendo però nel ridicolo sono precari sottopagati e che da giugno a settembre sono in naspi (disoccupazione) cambiano spesso scuola e altrettanto spesso città. Dopodiché ci sono lavori che si contano e lavori che si pesano. A contarli, quelli degli altri, sono bravi tutti e a pesarli che sono bravi in poco perché pesarli richiede cultura, parola sconosciuta
Un commento che cade a proposito visto che qui molti commentano sull’inefficienza di chi lavora 08 ore e non certo di quelli che lavorano “solo” 5 ore. Come a dire che la durata del lavoro non significa che quel lavoro sia migliore più complicato di un altro che dura di meno. Speriamo le chiudano le scuole così basta parassiti che lavorano meno e guadagnano tanto basta orari allungati per far lavorare più persone tanto l’istruzione ai figli gliela danno i genitori, magari quelli che lasciano questi geniali commenti, e magari quelli che educano i figli le cui gesta leggiamo nei week end o magari nella cronaca nera nazionale. Che tristezza un paese di ignoranza
Diteci il nome del responsabile delle gare che lavora al comune di Sulmona. Lo vogliamo sapere in tanti.
Qui può leggere tutti gli atto di gara e magari trovare risposta alla sua domanda.
https://comunesulmona-appalti.maggiolicloud.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/viewAttiDocumenti.action¤tFrame=7&codice=G00073&ext=&_csrf=QFT7ZPWCR5AGJR4PKWRQFKSL7VXMI1D9
Comune di Sulmona …ma quanti disservizi stai creando?? Ma volete dimettervi tutti??
Dovrebbero licenziarsi i dipendenti comunali e i dirigenti