Non si può pensare bene, se non si è pranzato bene, scriveva Virgina Woolf. A Sulmona le parole dell’autrice londinese le hanno prese alla lettera, per gli studenti che quotidianamente fruiscono del servizio di refezione scolastica. Il menù sulle tavole delle mense ovidiane cambia. La decisione è stata presa questa mattina, durante l’incontro della commissione mensa, alla presenza dei responsabili della Asl e dei genitori rappresentanti delle diverse realtà scolastiche del territorio.
Cambio di portate su sei settimane anziché su quattro, con l’aggiunta di pietanze che potenzialmente riscuoteranno successo tra i giovani commensali. Pizza, yogurt, lasagna e riso allo zafferano sono solo alcuni dei piatti che verranno serviti. Un modo per incentivare anche quegli studenti che alcune volte hanno posato forchetta e coltello, incrociando le braccia per vivande non proprio di loro gradimento.
Cambia il menù ma non varia il prezzo. Le tariffe per sedersi a tavola resteranno immutate nonostante le nuove portate inserite nella carta: 5,41 euro a pasto. A dicembre, intanto, il Comune di Sulmona ha invitato i genitori degli alunni iscritti al servizio mensa per l’anno scolastico corrente, a ripresentare la documentazione Isee aggiornata. Una richiesta necessaria al fine di assegnare nuove fasce di pagamento (e quindi nuove tariffe a pasto) in caso di variazioni di reddito. Pena la non concessione né riconferma dell’agevolazione tariffaria e, quindi, la collocazione dell’utente nella fascia di pagamento massima. Un prezzo che potrà aumentare, ma non in questo anno scolastico, a conclusione della procedura di gara per il riaffidamento pluriennale del servizio che verrà presumibilmente bandita una volta scaduta la proroga ad Ep-Coselp.
La commissione mensa da chi è composta? E da chi è nominata?