Non è il presidente di tutti Angelo Caruso, almeno a detta del segretario provinciale Pd, Mario Mazzetti che ha sollevato la riflessione su come “l’appoggio incondizionato dei riferimenti politici regionali e dei sindaci delle città principali non gli ha permesso di essere riconosciuto come il Presidente di tutti e che il dato clamoroso delle schede bianche pari al 32% dei voti è un segnale da non sottovalutare”. I risvolti delle elezioni provinciali, che hanno formalizzato la presidenza dell’unico candidato, non sembrano andare proprio a genio al segretario.
Ma si dice comunque soddisfatto Mazzetti perché “da una prima analisi dei risultati risulta evidente come la nostra presenza nel territorio è forte e radicata facendo registrare il miglior risultato per numero di consiglieri. Nonostante le maggioranze delle città di L’Aquila, Sulmona e Avezzano siano ad appannaggio di altre forze politiche, siamo riusciti ad ottenere un consenso che ci ha visto eleggere tre consiglieri con il 25% dei consensi”.
Un centro sinistra, insomma, che se fosse rimasto “unito e coeso” avrebbe potuto vincere le elezioni nonostante le recenti sconfitte. “Numeri alla mano- prosegue il segretario- se alcuni consiglieri della maggioranza regionale avessero dimostrato maggiore coerenza politica nei confronti della loro appartenenza il risultato sarebbe stato ben diverso. Questo risultato è dovuto all’apporto sostanziale che il gruppo consiliare di minoranza di centro sinistra di L’Aquila ha garantito e alla capacità dei nostri candidati di essere presenti in tutti i consigli comunali della provincia. Non va sottovalutata la forte spinta politica che la Valle Peligna e l’alto Sangro hanno saputo mettere in campo”.
Ai ringraziamenti vari Mazzetti aggiunge poi un augurio ai neo eletti.
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