Un settore in bianco silenzio. E’ quello dei matrimoni: non è dato sapere, non è dato ipotizzare nuove date, aggiornamenti delle spese da affrontare e simili. In standby totale l’intero comparto con un fatturato solitamente altissimo e che coinvolge diverse figure professionali e specificità: fotografi, stilisti, negozi di abiti, bomboniere, ristoratori, truccatori, animazioni e tanti altri fino ad arrivare ai wedding planner. Una stagione che sta sfumando completamento per uno dei più rinomati assembramenti di sempre.
A parlarne è Valentina Latini, wedding planner peligna di base a Pratola con Euforie: “Dodici matrimoni hanno trovato una data paracadute per il prossimo anno – spiega -, ma sono bloccati compleanni, eventi vari, comunioni e io vivo di questo. Certo ho ottenuto il bonus come partita iva e le detrazioni per l’affitto, ma continuo a pagare bollette e tutto il resto. Non sono come evolverà la situazione. Allo stato attuale non c’è nulla di nuovo neanche sui bonus di aprile”.
Il tempo passa così tra le chiamate con gli sposini e nuove idee per sostenerli almeno dal punto di vista emotivo. “Mi sto reinventando, ho lanciato ‘La rubrica della sposa’, ma nei fatti c’è il caos. Anche nei cambiamenti, negli spostamenti al 2021 per cercare di non intersecarsi con i matrimoni precedentemente fissati. Inoltre i costi sono schizzati tantissimo per recuperare l’anno perso. I grandi del settore hanno avanzato diverse problematiche al governo, io non so come sia possibile che non dicano niente a riguardo”.
Sposini demoralizzati, in sintesi, “Passi una buona fetta della tua vita a costruire, programmare il tuo matrimonio e quello che proprio non ti aspetti è che resti in sospeso a causa di una pandemia mondiale. E’ assurdo. E pensare che il 7 febbraio ho festeggiato i dieci anni di attività, il mese dopo è successo di tutto”.
Idem le comunione, “non è dato sapere” aggiunge Valentina. “Se ad Introdacqua il parroco, in accordo con le famiglie, ha rinviato tutto al 6 giugno del prossimo anno, a Pratola che, inizialmente erano fissate a fine maggio, non si riesce a capire se saranno spostate a settembre o ottobre, o direttamente al prossimo anno”.
“Capiamo tutto – conclude -, ma una direttiva ce la devono dare e spero di avere presto una data di ripartenza di questo settore”.
Simona Pace
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