Il tribunale amministrativo regionale ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dallo studio Ucronie per l’affidamento della direzione lavori dell’appalto della scuola Masciangioli. Un ricorso che aveva bloccato per l’ennesima volta la procedura, in attesa di trasformarsi in cantiere da oltre due anni ormai.
Dunque i lavori potranno ora cominciare, o meglio potrà ripartire l’iter burocratico che dovrebbe essere questa volta agli sgoccioli: manca infatti ancora la nomina del collaudatore e il deposito al Genio civile.
L’obiettivo resta quello di avviare il cantiere entro febbraio e di riconsegnare l’edificio di via Mazzini agli studenti per settembre di quest’anno. Una tempistica che, questa volta, non può saltare, perché alla riapertura della Masciangioli è legata tutta la logistica scolastica.
Gli studenti di questa scuola, infatti, sono attualmente ospitati nei Musp dove, solo se sarà aperto un nuovo cantiere, dovrebbero trasferirsi per il nuovo anno scolastico gli alunni della Capograssi o della Serafini, le due scuole, cioè, per le quali si sta ultimando l’iter burocratico per far partire i lavori di messa in sicurezza.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Angelucci, è prudente, ma è fiducioso: “Il respingimento della sospensiva, al di là di quello che sarà il merito del ricorso e l’eventuale appello al Consiglio di Stato – spiega – ci permette comunque di andare avanti con la procedura che finora abbiamo dovuto sospendere in attesa del responso del Tar”.
L’assessore non dà tempi precisi neanche sul nuovo plesso scolastico di via XXV aprile che, tuttavia, ha visto nei giorni scorsi l’indizione del bando per la progettazione esecutiva: per realizzare la nuova scuola destinata ad ospitare gran parte delle scuole materne della città, ci vorrà probabilmente del tempo ancora, ma la decisione di pubblicare il bando per un impegno di spesa di circa 180mila euro (l’appalto vale oltre 4 milioni di euro in tutto) è un segnale netto di scelta.
L’opera, infatti, pensata dalla giunta Ranalli, era stata ripensata dall’ex assessore Sinibaldi che aveva percorso l’ipotesi di spacchettare il plesso in due diverse strutture e questo per garantire la scuola di prossimità. “Faremo una scuola unica – conferma Angelucci – così come d’altronde è stato deciso dal consiglio comunale con le variazioni apportate nel programma triennale delle opere pubbliche”.
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