Il Consiglio di Stato ha accolto ieri il ricorso presentato dallo studio professionale Ucronie contro la sospensiva concessa dal Tar per l’affidamento dell’incarico professionale per la direzione dei lavori della scuola Masciangioli.
In altre parole per il cantiere della scuola, i cui lavori sono stati affidati ormai da anni, si profila un altro rinvio.
Tecnicamente, in realtà, il Comune potrebbe procedere all’affidamento definitivo e all’avvio dei lavori, ma così rischierebbe una richiesta di risarcimento danni considerevole, tanto più che il legale di Ucronie ha già formalmente diffidato palazzo San Francesco a non firmare il contratto fino a quando la controversia giudiziaria non sarà risolta.
I giudici amministrativi di secondo grado hanno accolto il ricorso con un’ordinanza “ai soli fini della sollecita fissazione del merito”: in altre parole non hanno detto che Ucronie ha ragione nelle sue rivendicazioni (in particolare sui metodi e le parcelle per l’affidamento dell’incarico nella direzione dei lavori), ma hanno ritenuto corretto che la vicenda venga valutata nel merito dal Tar e non con una sospensiva concessa senza grandi argomentazioni.
Teoricamente ora il Tar dovrebbe fissare l’udienza entro trenta giorni, ma il termine non è perentorio, nonostante lo stesso legale di Ucronie abbia eseguito il “prelievo degli atti”, con il fine cioè di accelerare i tempi e fissare un’udienza a breve termine.
La tempistica, d’altronde, in questo caso non è di secondaria importanza, non dopo gli abissali ritardi accumulati e le emergenze di logistica scolastica in atto in città ormai da un anno e mezzo.
Al destino della Masciangioli è infatti legato quello dei Musp e quindi del loro utilizzo (fatto salvo il rinnovo della locazione) per la rotazione degli studenti delle scuole su cui si dovrà intervenire, a partire dalle scuole Capograssi e Serafini.
Considerando che i lavori di messa in sicurezza dureranno almeno sei mesi, è evidente che febbraio, termine che l’amministrazione si era prefissata per aprire il cantiere, è la data di non ritorno se si vuole aprire la scuola messa in sicurezza entro il prossimo anno scolastico.
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