La data cerchiata in rosso sul calendario delle tute-blu di Sulmona è quella del 28 novembre, quando a Roma sindacati e amministrazioni della Magneti Marelli si siederanno a discutere per l’aggiornamento del piano industriale. Appuntamento atteso soprattutto per lo stabilimento peligno, dove ieri il secondo turno lavorativo è stato sospeso.
Un fermo lavorativo causato dalla carenza di componenti meccaniche necessarie per l’assemblaggio del Ducato. Continua a tardare anche il ritorno al pieno regime. La ripresa del terzo turno notturno, sospeso dalla scorsa estate, non è stata avviata nonostante i proclami dell’ultima settimana.
“E’ un momento per riprendere le fila del discorso e per capire anche che scenario ci aspetta”, evidenzia Michele Paliani della Uilm. “Nei mesi scorsi la Marelli aveva assicurato il mantenimento della commessa fino al 2031 e non fino al 2028 come si pensava inizialmente. Ciò non è del tutto rassicurante, visto l’unico legame con l’ex Sevel”.
Il tavolo capitolino dovrebbe regalare maggiori certezze per uno stabilimento con 462 dipendenti con il contratto di solidarietà attivo dallo scorso 19 agosto.
Prima crisi ,poi ripresa graduale,poi tolgono la notte ,poi ripresa del turno di notte ,commessa ducato fino al 2031 ,poi no forse fino al 2028, troveranno una quadra ??? lo sapremo al prossimo comunicato stampa che smentirà il penultimo comunicato stampa .
E nel frattempo alcuni impiegati sono stati presi e spostati in una stanza “obsoleti” con cambio repentino di ruolo e mansione, alcuni consigliati alle ferie forzate , altri ad uscire con l’obolo incentivo, una bella vetrina per tutti gli altri lavoratori e nel silenzio assordante dei signori sindacalisti.
Nel silenzio assordante dei signori e delle signore della politica.
Passata la festa…gabbato lo santo,recita un detto popolare.
ET VUTAT? BENISSIMO SILENZIO E TESTA BASSA MO.