Marelli, Rsu ottengono vertice al Comune. Dalla Regione Scoccia assicura: “Vicini ai lavoratori”

La situazione dello stabilimento Marelli di Sulmona resta esplosiva, calda e tesa. E’ uno dei momenti più difficili vissuti dall’impianto peligno e l’allarme è arrivato fino a Palazzo San Francesco. Le Rsu sono state convocate in quel di via Mazara il prossimo lunedì 9 dicembre, alle ore 11:00. Un summit richiesto da mesi, necessario per mettere il punto sulle varie criticità che affliggono tute blu e non solo. Dalla proroga di un anno del contratto di solidarietà, sottoscritto lo scorso agosto, al rischio di perdere il personale addetto alle pulizie dal prossimo 31 dicembre. E poi i turni di notte, non ancora ripristinati, e il freddo siberiano nello stabile.

Insomma la carne al fuoco è tanta, iniziando dagli ammortizzatori sociali che fino prossimo agosto incatenano i lavoratori alla riduzione lavorativa (e salariale) del 45%. Un contratto di solidarietà che potrebbe arrivare fino ad agosto 2026, come annunziato dall’azienda. Un orizzonte degli eventi che preoccupa sindacati e non solo. Riduzione lavorativa dovuta, in buona parte, alla situazione non rosea della cugina Sevel di Atessa, con l’80% della produzione sulmonese vincolata allo stabilimento sangrino.

L’aumento degli esuberi sarà il secondo punto all’ordine del giorno. Dagli 84 previsti per il 2025 si toccherà il picco di 147 unità. Un discorso legato direttamente alla produzione dimezzata in dodici mesi: dai 1.200 furgoni del 2023 ai 662 dei primi nove mesi del 2024.

Nel mentre i trenta addetti alle pulizie della Sky Service hanno indetto lo stato di agitazione. Sulla questione il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’azienda peligna e il Comune di Sulmona. Il summit si terrà domani, venerdì 6 dicembre. L’incontro sarà necessario per capire quanto sia lo spazio di manovra per evitare di mandare a casa gli addetti della ditta, e fargli mangiare un dolce panettone di Natale.

Ma ad interessarsi del destino degli operatori Marelli della Valle Peligna non è solo il sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero. A voler garantire un futuro stabile a chi è impiegato all’interno dello stabilimento è anche Marianna Scoccia, Vicepresidente del Consiglio Regionale. Scoccia assicura la vicinanza dell’ente Regione: “Di concerto con l’assessore regionale Tiziana Magnacca – spiega -, faremo il possibile affinché si possa individuare una risoluzione finalizzata ad ottenere prospettive migliori, con lo scopo di poter tutelare la realtà occupazionale del territorio. Non facciamo promesse da marinaio, ma vogliamo lavorare a tutela della realtà occupazionale del nostro territorio, soprattutto in un periodo difficile come questo, in cui l’industria di settore sta creando forte preoccupazione nell’intero Paese”.

“È il periodo più difficile per l’ automotive e dobbiamo essere al fianco dei lavoratori, dimostrando una sinergia tra Governo Regione e istituzioni locali senza fare a scarica barile – continua la vicepresidente-. Siamo pronti a condurre la battaglia con gli strumenti a nostra disposizione. Non si tratta di un problema locale, ma a livello europeo, che corre parallelo a un quadro dalle tinte fosche e preoccupanti a livello nazionale e che stiamo monitorando, vista la fase molto difficile per l’industria di settore, in cui si attende che la produzione e il mercato dell’auto tornino a decollare. Dal canto nostro” conclude “faremo la nostra parte”.

2 Commenti su "Marelli, Rsu ottengono vertice al Comune. Dalla Regione Scoccia assicura: “Vicini ai lavoratori”"

  1. Ma intanto con l’aiuto egli interventi di Scoccia sarà possibile ottenere di sapere qualcosa di più da Marsilio e Magnacca del protocollo d’intesa con la Polonia. Che senso ha rispetto alla pesante prospettiva occupazionale nel settore dell’Abruzzo a Siulmona e ad Atessa. Questo è il PIL regionale, ove la crisi delle esportazioni pesa in maniera negativa.

  2. Ma perchè ci si deve affidare a politici che promettono fanno dicono e difronte ce una multinazionale che figurati se stanno a pensare al sindaco di sulmona oppure al consigliere di regione oppure alla nostra senatrice ,perchè non organizzare una manifestazione cittadina per difendere il nostro territorio sempre più povero

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