
“Ma come fa, Tirabassi, a non accorgersi di essere circondato da chi ha a cuore solo la salvaguardia dell’interesse particolare a discapito di quello collettivo?”. Questa la domanda del partito democratico di Sulmona davanti all’intenzione del candidato sindaco del centrodestra Luca Tirabassi di organizzare un incontro con l’assessora regionale Tiziana Magnacca sulla questione Marelli.
“Ora improvvisamente, guarda caso, in campagna elettorale, a Tirabassi preme far sapere che si sta interessando della vertenza Marelli e che sta organizzando il prima possibile un incontro con l’assessora regionale” scrivono dal Pd cittadino esprimendo scetticismo nei confronti di ciò che appare come espressione del “metodo Marsilio”. Un metodo costruito sull’impostare la campagna elettorale “posticipando decisioni, soprattutto quelle politicamente impopolari, fino a dopo le elezioni, per evitare di incorrere in proteste immediate” perché, come scriveva Marsilio nella chat di Fratelli d’Italia: “alcune soluzioni vanno fatte ma non annunciate… Certe cose si fanno il giorno dopo le elezioni quando hai cinque anni davanti per riassorbire le proteste…”. Frasi che i democratici riprendono dal libro Fratelli di chat del giornalista Giacomo Salvini a conferma che “a pemsare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!”.
Soprattutto di fronte ad una campagna elettorale del centrodestra che vede il candidato Tirabassi “chiedere ai sulmonesi il loro voto senza però uno straccio di programma o informazione sullo sviluppo sociale, culturale ed economico che intende dare alla città, di fatto nascondendo la reale politica della destra anche sul futuro dello stabilimento della Magneti Marelli”. Quella stessa politica che ha visto il presidente Marsilio “snobbare gli operai della Magneti Marelli non presentandosi all’assemblea convocata a palazzo San Francesco salvo poi arrivare in città per farsi fotografare di fronte al portone del liceo classico per l’inaugurazione della riapertura della sede storica”. Ma, continua il partito democratico, “Tirabassi, da uomo intellettualmente onesto qual è, non potrà negare il fatto che con la caduta dell’amministrazione Di Piero, fine decretata dai suoi mentori, primi fra tutti i coniugi Scoccia-Gerosolimo, di fatto si è interrotto un percorso istituzionale che aveva rimesso al centro proprio la vertenza occupazionale dello stabilimento peligno”. Una vertenza per la quale l’amministrazione uscente aveva dato “indirizzi precisi alla Regione Abruzzo” poi disattesi dallo stesso Marsilio; “d’altra parte lo stesso Governo Meloni ha tradito il piano d’aiuti per il settore automobilistico” mostrando di non avere “alcuna visione per traghettare la filiera dell’automotive nel futuro”.
Considerazioni che rendono impossibile credere alle parole di chi, “dopo aver affossato” l’amministrazione impegnata anche sulla vertenza Marelli, “oggi si erge a paladino degli interessi della città”. Quella città che, concludono dal Pd Sulmona “ha bisogno di una guida autorevole e libera in grado di restituirle quel ruolo da protagonista che stava riconquistando con il lavoro dell’amministrazione Di Piero”.
Vedo tanti avvocati prodigarsi in politica , ma mica vogliono salvare il tribunale destinato a chiudere ,come la sinistra inesistente per salvare gli operai , povera Sulmona .
Mi dispiace dirlo! Ma sono solo i 5 stelle gli unici ad avere chiara un’idea di futuro .tutto il resto e’ alla ricerca di voti voti e ancora voti ! Ma così facendo a farne le spese sono i vostri figli ….pensate al futuro non sono alle elezioni giugno !
Si ai nostri figli hanno pensato… ma con i banchi di scuola a rotelle…. Aggiungerei che hanno pensati anche ai genitori…. con il super bonus e a sulmona ce ne sono di esempi… ma per piacere!
Almeno hanno pensato ai bambini ….sbagliando ma c hanno pensando!
E Comunque sta storia che a ogni cosa pronunciate i banchi a rotelle e’ ridicola
Se non se ne fosse occupato…. lo avrebbero ugualmente criticato… pero nessuno sottolinea la latitanza delle sinistre storicamente, ma solo a parole, a baluardo e difesa della classe operaia mentre sorseggiando un te’ a Capalbio….
Destra e Sinistra hanno espresso 2 candidati Sindaci avulsi dal tessuto economico e sociale della Città. Ottimi professionisti, ma assolutamente impreparati dal punto di vista amministrativo. I 5 stelle …chiacchiere e nulla più.