Marelli e Sodecia “fuori bilancio”: intervento in Senato

“Nel mio intervento in Aula ho voluto sottolineare la miopia dell’esecutivo sulla questione, ricordando quanto stanno subendo da mesi gli operai della Marelli di Sulmona e quelli della Sodecia di Raiano”. A parlare è la senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo intervenuta ieri in Senato durante la discussione sulla legge di bilancio per riportare l’attenzione su quelle che lei stessa definisce “questioni essenziali”.

“Questo governo non guarda al futuro del Paese, manca di visione e la legge di bilancio, in discussione al Senato, riflette nitidamente l’incapacità di questa maggioranza di ascoltare i bisogni reali del Paese”. A partire da quelli legati al settore automotive che in Italia e in Europa sta vivendo una crisi senza precedenti, con il governo incapace di dare risposte adeguate. “La contrazione del settore – continua la Di Girolamo – con il crollo delle vendite e la crisi di Stellantis dovrebbe essere una delle loro prime preoccupazioni e invece che fanno i signori al governo? Tagliano fondi al settore per 4,5 miliardi, poi ci ripensano e recuperano 400 milioni”. Esempio di una politica che, aggiunge la senatrice M5S, “continua a raccontarci di un Paese che non è mai stato meglio, forse perché non ha il coraggio di dire che con questa legge di bilancio hanno tagliato fondi vitali a scuola, ambiente, sanità e trasporti”.

Una legge dove, dichiara Gabriella Di Girolamo “hanno messo dentro di tutto, tranne il necessario, troppo occupati a risolvere le loro frizioni interne e ad accontentare con mancette elettorali le richieste dei parlamentari di maggioranza”. Peccato per l’Abruzzo di cui “ci si ricorda solo quando serve a fare da serbatoio elettorale” senza preoccuparsi di chi, come i lavoratori della Marelli di Sulmona e della Sodecia di Raiano da troppo tempo subiscono gli effetti di una politica miope. “Spero di essere smentita – conclude la senatrice Di Girolamo – e che Meloni e i suoi ministri si diano una mossa per tutelare un settore vitale per l’economia della Valle Peligna e di tutti i territori abruzzesi”.