Classe 1968, pronto a festeggiare, da governatore, il prossimo 17 febbraio, i suoi 51 anni. Marco Marsilio, romano, ma di origini abruzzesi è il nuovo presidente della Regione. Vince con un’ampia forbice la sfida elettorale con oltre il 49% dei voti, sostenuto dalle liste di Fratelli d’Italia, Lega Salvini Abruzzo, Forza Italia, Azione Politica, Unione di Centro-DC-IDeA
Laureato in Filosofia, sposato, ha una figlia, e proprio alla sua famiglia va il grazie più grande in questa notte di spoglio elettorale e di exit poll che hanno immediatamente fotografato il nutrito dato di preferenze per il candidato del centrodestra.
Professore di Estetica, Museologia e Marketing applicato ai Beni culturali presso l’Università Link Campus, nel 2008 è stato eletto alla Camera dopo una lunga esperienza amministrativa. Dal 2018 è senatore della Repubblica, eletto nella circoscrizione Lazio con Fratelli d’Italia. Nella sua attività politica amministrativa ha promosso molteplici iniziative sociali, ambientali e a difesa della memoria storica e dell’identità del territorio.
Sul neo governatore, uno dei punti maggiormente dibattuti in questi mesi, quasi ago della bilancia per alcuni, che ha tenuto banco tra gli sfidanti, è stato di certo la sua non abruzzesità, almeno di nascita. Ma Marsilio si sente un romano abruzzese, i suoi genitori sono entrambi della vicina Tocco da Casauria. A pesare, ma non troppo dato il risultato, quell’astensione sul decreto legge relativo alle misure urgenti a favore delle popolazioni colpite dal sisma, tra le quali c’era anche l’Abruzzo, decreto ritenuto “inefficace”
Pronto a lavorare per questa terra “La ricostruzione sarà la priorità” spiega, l’avvio è quello del rilancio del territorio sostenuto dai suoi e soprattutto da Giorgia Meloni, Marsilio rappresenta anche il primo presidente di Fratelli d’Italia in Abruzzo.
Il governatore in queste ore ha fatto sapere che batterà ferro sulla velocizzazione della Pescara-Roma, sulla tutela dei punti nascita, specificando che tutte le promesse fatte dai vari ministri venuti Abruzzo per la campagna elettorale (compresi quelli a sostegno dei 5 stelle per capirci) dovranno essere mantenute. E si metterà insomma di punta per farle rispettare.
Nel suo programma dà grande spazio e aspettative per un rilancio dell’impresa, il made in Abruzzo, la valorizzazione dei patrimonio e dei centri storici, la messa in sicurezza,parole d’ordine: infrastrutture e sostenibilità, politiche sanitarie, welfare, protezione civile e prevenzione.
E sulla querelle sulla sua abruzzesità, a chi gli domanda se è pronto per l’avventura alla guida dell’Abruzzo, Marsilio risponde un sonoro e convinto “freckt”
Anna Spinosa
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