Mangiaplastica: in Abruzzo ammessi 19 Comuni a finanziamento. Sette in Centro Abruzzo

Sono altri 19 i Comuni abruzzesi rientrati nella graduatoria del ministero sui finanziamenti Mangiaplastica: un contributo di circa 30mila per acquistare una specie di compattatore (Eco400RVM) che grazie a sei sensori per la lettura dei codici a barre, per la verifica del peso e una telecamera in 3D, è in grado di ricevere i rifiuti, selezionarli e valutarne la “purezza”, pressarli (grazie ad un compattatore integrato) e di fatto prepararli per il riciclo, offrendo sul mercato un prodotto di classe C, ovvero pulito. Un vantaggio per l’ambiente e per le casse dei Comuni che, oltre al finanziamento, possono rivendere a Corepla il prodotto ottenendo 500 euro per ogni tonnellata di plastica conferita.

Ieri è uscita la graduatoria del bando fatto nella primavera 2023 che finanzia altri 364 macchinari in tutta Italia. Almeno un centinaio di questi sono forniti e gestiti dall’azienda sulmonese Ecoreversa, che sul mercato è diventata ormai leader nel settore, offrendo, oltre ai macchinari, anche l’assistenza burocratica ai Comuni per accedere al finanziamento.

Dei nuovi 19 Comuni che sono rientrati nella graduatoria, 7 sono del Centro Abruzzo e si vanno ad aggiungere ai 15 che hanno già ottenuto il macchinario rispondendo ai bandi del 2021 e del 2022.

In particolare sul territorio peligno-sangrino avranno presto un mangiaplastica i Comuni di Ateleta, Campo di Giove, Introdacqua, Pratola Peligna, Sulmona, Villalago e Vittorito.

2 Commenti su "Mangiaplastica: in Abruzzo ammessi 19 Comuni a finanziamento. Sette in Centro Abruzzo"

  1. In Italia più differenzi e più si paga …. W l’Italia

  2. … una bottiglia di plastica vuota da 1,5 litri pesa mediamente una quarantina di grammi… quindi bisogna raccoglierne circa 25.000 per arrivare al peso di una tonnellata ( 10 quintali) per rivenderle poi
    a “ Corepla” e incassare i famosi 500 euro…
    Considerato che questa società ha la sede operativa presso il Cogesa S.p.A. ubicata sulla Statale 17 al km.95+500… e considerato che il Cogesa effettua la raccolta della plastica porta a porta i cui costi del servizio i cittadini già lo pagano con la bolletta della monnezza “ chiamata Tari ovvero Tassa rifiuti”, viene spontanea una domanda: perché mai dovrebbe perdere tempo a infilare le bottiglie vuote dentro la mangiaplastica , o meglio la raccogli bottiglie ?
    Nella speranza che poi “ qualcuno” le vada a svuotare…

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