Mance in Regione, l’ira di Sciullo

“E’ una cosa vergognosa, siamo tornati indietro di quaranta anni: una politica dei clienti, dei Comuni amici, dei fondi a pioggia, che non fa onore al ruolo istituzionale che i consiglieri regionali ricoprono e che dovrebbe essere teso al bene di tutta la regione”. E’ la voce del sindaco di Pescocostanzo Roberto Sciullo, l’unica, ad alzarsi contro la cosiddetta “guerra degli orti”, ovvero le medaglie e la gara del chi ha portato più fondi tra le due consigliere regionali del Centro Abruzzo esplosa all’indomani dell’approvazione del bilancio all’Emiciclo.

“Non si finanziano progetti sulla base della loro utilità ed efficacia o ancora sulla base di una strategia politica – continua Sciullo – ma sulla base della vicinanza di questo o quel sindaco al santo in Paradiso. E così si arriva a finanziare la realizzazione dei loculi comunali per 20mila euro a Roccacasale, lì dov’è queste opere sono comunemente delle partite di giro, perché le pagano i cittadini con l’acquisto degli spazi. A meno che Roccacasale non voglia regalare i loculi ai suoi defunti”.

Poi l’attacco più duro e più sentito: “Tra tutte queste priorità della Regione Abruzzo – aggiunge il sindaco di Pescocostanzo – non c’è un solo euro per l’Alto Sangro. Dove, al contrario, arrivano provvedimenti di chiusure e ridimensionamenti: in questi giorni di festa la nostra zona è piena di turisti e all’ospedale hanno accorpato il reparto di medicina a quello di ortopedia. Altro che 20mila euro per i loculi, se va avanti così la Regione dovrà investire milioni di euro sui loculi, perché noi siamo destinati all’estinzione”.

Infine la considerazione politica: “Leggendo l’articolo del Germe come amministratore avverto un grande sconforto – conclude Sciullo – e finalmente, visto il voto favorevole dato al documento, abbiamo definitivamente acclarato che la Scoccia è parte integrante della maggioranza di centrodestra, in perfetto feeling con la Lega e i suoi sodali”.