Manca laser e personale, ospedale senza “base”

Non bastava neurologia a complicare la già difficile situazione sanitaria peligna, la denuncia lanciata dal Tribunale dei Diritti del Malato riguarda oggi l’urologia. Numerosi gli utenti che questa mattina, infatti, hanno lamentato nella sede del Tdm la rottura di un laser, strumento necessario ad effettuare diverse operazioni. Ai solleciti e alle segnalazioni già presentate, però, non sono seguite azioni risolutorie anzi. Connesso a questo problema c’è anche il cambio degli stent e il rischio ritardi che potrebbe compromettere la salute dei pazienti qualora non venissero prese in tempo le possibili infezioni. Ad azienda sanitaria avvertita, anche questa volta, le risposte non sono affatto arrivate.

Non si sa ancora nulla, ad esempio, della questione neurologia con il medico di servizio che più volte si era rivolto agli uffici del Tdm per chiedere una mano. Quello che lamenta, in questo caso, è la necessità di essere affiancato da un’altra figura medica che possa permettergli di usufruire dei diritti che in teoria gli spetterebbero da contratto: riposi, ferie, malattie ad esempio.Un medico quasi al “collasso” e come se non fosse abbastanza ieri ha lasciato il SS. Annunziata anche la figura sanitaria che si occupava di effettuare l’elettroencefalogramma, servizio che ora è nei fatti scoperto insieme a quello di polisonnografia.

Un ospedale che fa acqua da tutte le parti e che chiede a gran voce risorse per fortificare il precario stato del personale. “Sono necessari concorsi, non si può scorrere la graduatoria come è stato ipotizzato- tuona per il Tdm l’avvocato Catia Puglielli-. C’è bisogno di primari e di contratti a tempo indeterminato”, non solo il contenitore (il nuovo ospedale) promesso un po’ irrealisticamente entro settembre.

Simona Pace

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