Era accusato di maltrattamenti in famiglia, di aver cioè più volte picchiato la sua ex moglie, una donna di origine Moldava. Per questo Stefano Risi, trentuno anni di Pratola Peligna, era finito anche agli arresti domiciliari. Oggi, però, a quattro anni dai fatti contestati, il giovane è stato assolto per “insufficienza di prove”, ovvero perché il fatto non sussiste, dal giudice monocratico Marco Billi.
In particolare a Risi l’accusa contestata era quella di avere, nell’agosto del 2015, preso a pugni la ex moglie, di averla offesa più volte e di averle cagionato ferite guaribili in due giorni, oltre che a danni di tipo psicologico.
Nel corso del dibattimento, però, molti dei fatti dichiarati agli inquirenti dalla donna, che non si è costituita neanche parte civile nel processo, non hanno avuto riscontro nelle testimonianze e le ferite repertate dal pronto soccorso di Sulmona, ha spiegato la difesa, rappresentata dall’avvocato Gaetana Di Ianni, sarebbero state dovute al fatto che nel corso della lite che scaturì in una discussione con la mamma della donna, la stessa sia rimasta ferita lievemente.
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