Alla fine è intervenuta la magistratura a fermare il cinquantaquattrenne di Sulmona che per tre volte in un mese ha pestato la madre settantenne. L’ultima qualche giorno fa, con la solita scarica di pugni e schiaffi che hanno costretto la donna alle cure dell’ospedale, con venti giorni di prognosi.
Ieri il giudice per le indagini preliminari, Irene Giamminonni, ha infatti dato seguito alla richiesta della procura e ha disposto il ricovero coatto dell’uomo nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Il cinquantaquattrenne, già noto alle forze dell’ordine, era finito davanti a giudici già in passato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, ma ne era uscito sempre prosciolto perché giudicato non in grado di intendere e di volere. Si era tentato già un mese fa di sottrarre la madre dalla sua violenza inserendola in una casa protetta, ma la stessa donna aveva poi deciso di tornare a casa per amore materno.
Le tre violente aggressioni registrate nell’ultimo mese, però, hanno convinto i magistrati a prendere provvedimenti: in attesa che si liberi un posto in una delle poche strutture specializzate della regione, così, il giudice ha optato per un ricovero in ospedale. Qui il cinquantaquattrenne resterà verosimilmente fino a quando non sarà trovata una struttura idonea a seguirlo. Che la madre non può più farlo, ne va della sua incolumità e della sua vita.
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