Diciotto anni di maltrattamenti ai danni di moglie e figlie, andati avanti dal 2002 al 2020, con tanto di lancio di piatti, percosse e richieste di denaro. Una storia di soprusi alla quale il Tribunale di Sulmona ha messo un punto, condannando il marito della donna, un 50enne di Sulmona, a quattro anni e mezzo di reclusione, ai quali si aggiungono il risarcimento da liquidare alle vittime, cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e il pagamento delle spese processuali.
Oltre alle richieste di denaro (soddisfatte dalla vittima, costretta a chiedere soldi alla madre), l’uomo aveva anche fatto credere di essere un corsista della polizia penitenziaria, arrivando ad acquistare tutto il materiale necessario su internet. Il 50enne era riuscito ad arrivare in possesso anche dell’arma, una pistola, assieme alla divisa da agente penitenziario. Una messa in scena talmente ben riuscita da costringere la moglie a dormire in auto, durante i turni notturni che in realtà non sono mai stati svolti, come è emerso dalle indagini della squadra anticrimine della Polizia.
Commenta per primo! "Maltratta e inganna la moglie con pistola e divisa da agente: condannato a quattro anni"