C’è anche lo zampino di Patrizio Maria D’Artista e della sua nuova associazione cultuturale, Meta Produzioni, nel musical “Il magico Zecchino d’Oro”, che andrà in scena il 16 dicembre presso il teatro Caniglia, in occasione del 60esimo anniversario dalla nascita della celebre kermesse televisiva. In collaborazione con Dream On, e parte della programmazione natalizia del Comune che lo ha patrocinato, lo spettacolo sarà presentato ufficialmente sabato 18 novembre su Rai 1
durante l’omonimo festival.
“La trama, completamente originale- anticipa D’Artista-, racconta la vicenda di Alice, una bambina un po’ particolare e dalla spiccata fantasia, la quale, una sera, poco prima di addormentarsi, viene svegliata da un strano e singolare tintinnio”. Parte così l’avventura della bambina e dell’Omino della luna, giunta da lei a causa di un magico “zecchino d’oro” caduto nella sua cameretta e obiettivo della Strega Obscura. “Un fantastico viaggio in un mondo incantato fatto di sogni e, tra colpi di scena e rocambolesche avventure, finiranno per incontrare alcuni dei personaggi più famosi del mondo dello Zecchino d’oro”.
Un “fantasy in stile musical” dove le canzoni sono state “scelte per popolarità e riconoscibilità” messe in scena da sei performer: Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Enzo Forleo, Maddalena Luppi, Giada Maragno e Rebecca Pecoriello (attori cantanti e ballerini) guidati dalla regia di Raffaele Latagliata; Andrea Coppi per le scenografie e per i pupazzi; Nadia Simeonova e
Antonia Munaretti per i costumi; coreografie a cura di Elisa Cipriani e Luca Condello, ballerini solisti del Corpo di ballo dell’Arena di Verona. Infine il M° D’Artista, compositore, autore e produttore musicale che ne curerà gli arrangiamenti musicali e la direzione musicale dello spettacolo.
L’evento sarà preceduto da una merenda di benvenuto offerta presso il Foyer del Teatro
Maria Caniglia, a partire dalle ore 16:30, a tutti i giovani spettatori che parteciperanno allo
spettacolo. L’iniziativa è stata promossa e sarà curata dallo staff del Soul Kitchen di
Sulmona, un esempio positivo del credere nel bene comune.
S.P.
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