Dalla maggioranza arriva il disco verde per il possibile rientro di Teresa Nannarone (e forse non solo), anche se il clima resta teso, soprattutto con il capogruppo del Pd Mimmo Di Benedetto, che ieri, al termine della riunione di Liberamente Sulmona, avrebbe avuto un duro battibecco con il sindaco Di Piero, reo, a suo dire, di non averlo difeso per la vicenda dell’appalto delle mense scolastiche. Come se ci fosse qualcosa da difendere. Perché al di là della questione di legittimità, quella dell’appalto in solitaria del socio di studio del capogruppo del Pd, con un tre e sei zeri di euro in calce, è una storia che sta fuori da ogni opportunità politica. Altro che urla e recriminazioni, occorrerebbe piuttosto silenzio e umiltà. E non guasterebbero anche un po’ di scuse a chi, due anni fa, a quest’ora, stava ancora “zappando” per cercare gli ultimi voti e debellare il “sistema Gerosolimo”.
La crisi non è ancora risolta, ma di certo c’è che il sindaco Di Piero non ha intenzione di cadere nella tentazione della sopravvivenza, alla ricerca di un voto e di un consigliere, cioè, che gli garantisca giusto i numeri per andare avanti a tentoni, magari fino alle regionali. Insomma no ad una sostituzione sic et simpliciter della Nannarone con Gianluca Petrella, piuttosto un rilancio dell’azione amministrativa e, soprattutto, il recupero della coalizione che insieme si presentò alle urne. Non è una missione impossibile, perché anche i coniugi Proietti, sarebbero pronti o almeno aperti a riaprire il confronto. Ovviamente resettando esecutivo e assetti. Poi il resto: i Petrella e i Santilli, valori aggiunti. Non determinanti.
Altre vie, una quinta via, non c’è. Non per un sindaco che trasformista non lo è mai stato e che può permettersi di fare il cambio di stagione senza il timore di trovare scheletri nell’armadio.
La poltrona non si molla!!
Dalle querela agli inciuci è un attimo! Basta che poi non si lamentino e non incolpino altri se non hanno la maggioranza per approvare delibere e provvedimenti…la vecchia politica è tornata, altro che cambiamento!!!
Nella speranza che la “vicenda” si chiuda positivamente per la “Città”, va riconosciuta l’indipendenza del Sindaco, che sembra aver tarlato la “solita politica degli ultimi anni” per l’interesse comune.
Tutto ciò non può che essere apprezzato dalla cittadinanza, che inizia a vedersi un po’ meno suddita rispetto al passato e la stessa politica ne trarrà beneficio nel mostrarsi nuovamente coesa per riportare seppur lentamente e “autonomamente” al riscatto della città.
Di frittate con le “zucchine” la città ne ha mangiate tante, e l’ultima “marciscente” deve essere ancora servita, questo modo di fare non paga…MAI PIÙ.
Non ne vale la pena restare nell’ALTO MEDIOEVO POLITICO dei sempre e da troppo perdenti.
Quindi “Non mollare ma coalizzarsi, altrimenti CIAO SULMONA PER SEMPRE”.
Quindi se gli accordi (in questo caso obbligati per la sopravvivenza) li fanno gli altri sindaci sono sudditi, se li fa l’attuale è indipendente! W l’onestà e w la democrazia cristiana…ma per piacere…
Forse le è sfuggito che “si discute espressamente del Sindaco di Sulmona” a cui ho affiancato il termine “indipendente”, mentre la parola “suddita” era riferita alla cittadinanza.
Non nego che vi siano altrettanti bravi Sindaci “indipendenti” nel resto d’Italia.
W il capire come si vuole e quel che si vuole.
ʍ il Medioevo.
Beato lei che non si sente suddito di chi , contrariamente a quanto espresso dagli elettori, fa come vuole e cerca consensi a destra e a manca pur di restare sulla poltrona, salvo poi dare colpa ad altri se non passano provvedimenti. W l’indipendenza a singhiozzo e a convenienza
Anche lei legge e interpreta come vuole gli altrui commenti.
Le bastava aver inteso solo il primo capoverso del commento per capirne il senso… ma il senso acritico la spunta sempre quanto serve.
Dunque adesso è indipendente
chi fa accordi a tutto spiano
mentre prima era inclemente
quel gran popolo sovrano ?
Cioè prima quegli accordi,
fatti da altre persone,
eran come grossi dardi
mossi contro il “mascalzone”
mentre adesso chi li fa
è chiamato “indipendente”
forse perché non si va
a guardar serenamente ?
Siate almeno un po’ obiettivi:
ricordate il cambiamento
che, promesso anche ai più schivi,
è ad oggi un gran tormento
ch’è rimasto assai inevaso,
tanto che fin dall’inizio
di quei voti il gran travaso
era sono un mero indizio.
Se non lo capiscono così sono in malafede!
Dell’intero mio commento ci si è concentrati su l’unico termine “INDIPENDENTE” e non capisco cosa vi abbia disturbato e distolto dal voler leggere, analizzare e commentare tutto il resto.
Lo strepitare del capogruppo PD la dice lunga sull’origine di questa crisi. In una situazione di oggettiva difficoltà per una inopportunità politica di evidenza solare, quale quella dell’appalto mensa scolastica con partecipazione del suo socio di studio, invece di cercare soluzioni non compromettenti per il suo ruolo istituzionale si sfida il buon senso comune inasprendo la contrapposizione. Con un Partito, il suo, silente e assente che della trasparenza amministrativa aveva fatto la cifra del suo agire politico.
La politica della arroganza sbattendo i pugni sul tavolo non poteva che portare a divisioni e abbandoni.
Ricomporre il quadro di una maggioranza coesa sarà dura, con interpreti siffatti.
Bravo Di Piero .
In confronto alla passata amministrazione sei un chirichetto.
Vai avanti e non prendere lezioni da chi degli inciuci ha fatto la sua arte ….
Mah si dai. Perdiamo altro tempo a litigare. Mi sembra casa Vianello più che una Amministrazione.
Mamma me’.
https://r.search.yahoo.com/_ylt=Awr.gDhaFB1lqjsGO6bc5olQ;_ylu=Y29sbwNpcjIEcG9zAzcEdnRpZAMEc2VjA3Ny/RV=2/RE=1696433370/RO=10/RU=http%3a%2f%2fwww.cassiciaco.it%2fnavigazione%2fmonachesimo%2fconventi%2fmonasteri%2fspagna%2fburgos_dorotea.html/RK=2/RS=U2ifTCFqaRowOs4fcIuPaDAt5So-
un sindaco corretto e onesto ha difficoltà ad operare …non solo a Sulmona ahimè
all’arricc sappic e s nsappicc arricc allisc a chiavatidrill sciassy lu cardil a gabon aect fra sempr a lu piet fra a lu piet a lu piet a lu piet fra fort
Non ci posso credere.
Prima è uscita dalla maggioranza ed ora ci rientra?
E no dai!
Ci arriviamo al panettone? O al max halloween?
La questione della mensa è mero moralismo d’accatto altro che questione di legittimità a parte. Con questo criterio becero e populista a Sulmona andrebbe messo in discussione molto ma molto del fatto. Ma si sa ci si erge a giudice severo con i nemici ma si è molto più garantisti con gli amici. Poi contestare l’appalto in solitaria manco dipendesse dal consigliere o dal suo socio. Non ha violato nessuna legge infatti si è ricorsi a un regio decreto. Vedremo col nuovo bando. Poi fino a prova contraria dovreste dimostrare voi fustigatori la male fede e non il contrario non avendo violato nessuna legge.
Ps e chi stava zappando per debellare il sistema Gerosolimo? Così per capire chi avrebbe questo merito mentre sempre secondo voi giornalisti altri stava facendo il contrario o altro. La crisi non è iniziata la la crisi è iniziata quando presunte zappatrici non hanno avuto l’incarico sperato.
Politicamente il Pd dovrebbe dimettere gli assessori non perché lo chiede la Nannarone (a che titolo poi) ne spetta a lei decidere chi è il capogruppo di un partito da cui lei entra ed esce a piacimento e convenienza. I questa giunta va azzerata per incapacità la stessa che ha mostrato il sindaco (che presiede solo a cerimonie e funerali) e i consiglieri di maggioranza, la tanto amata compresa che per una poltrona e per rancori personali e non per rivendicazioni per i cittadini ha logorato e poi distrutto questa maggioranza. I temi elencati da lei nel suo post su fb (il cd rispetto delle istituzioni quelli che la porta a stare al bar con il suo compagno invece che al consiglio comunale) non sono in maggior parte competenza del comune e di questa amministrazione.
Sulla mensa siamo al ridicolo ha partecipato solo lui e certo non perché il capogruppo Pd ha impedito ad altri di parteciparvi. Scrivete “questione di legittimità a parte” è ridicolo la legittimità cioè la legge è un criterio oggettivo la morale è soggettiva e infatti alcuni la usano per valutare con due pesi e due misure le azioni di molti. Cogesa docet.