Mafia dei pascoli, La Porta torna alla carica

L’inchiesta sulla mafia dei pascoli che nei giorni scorsi ha portato la procura di Pescara ad emettere diversi arresti e avvisi di garanzia, ha risvegliato la battaglia che la consigliera regionale Antonietta La Porta sta portando avanti da tempo, da quando nel 2020 presentò una legge regionale che venne approvata, ma poi bocciata dalla Corte Costituzionale.

Una legge che andava nella direzione di impedire la svendita dei pascoli ad usi civici che, secondo la proposta di La Porta, dovevano essere dati prioritariamente agli abruzzesi realmente residenti.

“Il problema, oggi come allora, penalizza fortemente allevatori e agricoltori abruzzesi che vedono i terreni affittati ad aziende fantasma di altre regioni, spesso con il solo scopo di ottenere contributi comunitari – commenta la consigliera regionale -. Purtroppo la Corte costituzionale, pur confermando la bontà dell’ impianto, ha dichiarato il difetto di competenza della Regione. Oggi, alla luce delle recenti indagini e degli arresti in relazione a truffe milionarie legate all’ottenimento di fondi pubblici per pascoli inesistenti nell’ambito dell’Unione europea, sono ancora più determinata a portare avanti nuove iniziative per sostenere le imprese locali anche attraverso una interlocuzione diretta con il Governo centrale che ha competenza in materia affinché si cambino le leggi in materia”.

Nei giorni scorsi anche la senatrice Cinquestelle Gabriella Di Girolamo aveva presentato un’interrogazione in Parlamento per concentrare l’attenzione sul problema.

2 Commenti su "Mafia dei pascoli, La Porta torna alla carica"

  1. Mafia sempre più forte | 5 Ottobre 2023 at 14:37 | Rispondi

    Tante belle chiacchiere…i mafiosi continuano a fare ciò che vogliono…la giustizia ferma al palo..

  2. … bisogna dare atto che la legge della Regione Abruzzo del 6 aprile 2020 n.9, ( Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), nella parte in cui aveva aggiunto un nuovo comma (comma 3 bis) all’art.16 della legge Reg. Abruzzo 3 marzo 1988 n. 25 sugli usi civici e gestione delle terre civiche, aveva raggiunto lo scopo che si era prefissata: impedire l’assegnazione dei pascoli ad uso civico ad allevatori provenienti da fuori Regione…
    La Corte Costituzionale, nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dal Presidente del Consiglio del Ministri ( governo Conte II ) con ricorso 12 giugno 2020 contro tale Legge, ha rilevato che la norma regionale incide sulla titolarità ed esercizio del diritto civico di pascolo in violazione dell’art. 117, 2° comma, lett.l che riserva la materia dell'”ordinamento civile” alla competenza esclusiva statale, restando alle Regioni l’esercizio delle funzioni amministrative, laddove attribuite con legge dello Stato (come d’altronde attualmente previsto) e con sentenza 228/2021 ha dichiarato l’illegittimità cost.le dell’art. 9 comma 1, lett.c) della Legge Regione Abruzzo del 6 Aprile 2020.
    Sono passati 2 anni e nulla è cambiato… come nulla era stato fatto allora in merito alla Legge 168/2017…
    La materia è molto complessa… ma “ Tante belle chiacchiere” e tutto come prima…

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