E’ stato accolto dal Tar dell’Aquila il ricorso da parte del maestro di sci, Pietro Trozzi, contro la Regione Abruzzo, il Commissario regionale straordinario del Collegio regionale dei maestri di sci dell’Abruzzo e il Collegio regionale dei maestri di sci dell’Abruzzo. Il Tribunale Amministrativo ha dato ragione a Trozzi, sulla vicenda sull’inconferibilità degli incarichi ricevuti attraverso le ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Collegio Regionale e del Collegio Nazionale Maestri di sci.
Due tornate nelle quali Trozzi ha centrato l’elezione, salvo poi aver autodenunciato la propria incandidabilità a seguito di una verifica di una serie di situazioni preclusive che ne avrebbero impedito la candidatura. Trozzi, infatti, era stato nominato dal Collegio Regionale come componente del Comitato Tecnico. Un incarico che rende inconferibile la carica di membro del Consiglio Direttivo, in quanto attribuito e retribuito.
Ma quello di Trozzi non sarebbe stato l’unico profilo da non poter candidare alle elezioni. Tant’è che lo scorso settembre il maestro di sci ha fatto i nomi di Francesco Di Donato, Adolfo Lolli, Vittorio Paglia, Antonio Angelone, Andrea Simone Mariola e Luigi Faccia; tutti con incarichi che renderebbero la loro elezione incompatibile. Nei loro confronti è indirizzata l’ordinanza del Tar, che dispone che la Giunta della Regione Abruzzo concluda il procedimento di vigilanza, avviato sulla verifica delle cause di inconferibilità delle cariche di consigliere direttivo del Collegio regionale dei maestri di sci, entro trenta giorni.
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