Lotta per i collegi, Quaresimale lascia la Lega

Le acque sono tese nel centrodestra regionale e in particolare nella Lega dove oggi, neanche troppo a sorpresa, si è dimesso dal ruolo di capogruppo ed è uscito dal partito, per confluire nel gruppo misto, il consigliere regionale Pietro Quaresimale.
“Per restare senza zavorre – dice il consigliere teramano da 9mila preferenze – e per non sottostare più a decisioni terze che, talvolta, e in in più occasioni, ho condiviso proprio per il dovuto spirito di corpo, che adesso è venuto meno”. Quaresimale dice di aver già tentato più volte di esprimere il suo disagio ai vertici del partito, ma è rimasto inascoltato.
Non è difficile cogliere dietro la decisione, anche e soprattutto la rottura con il coordinatore Luigi D’Eramo che ha nominato i commissari provinciali e cittadini in Abruzzo senza condividere con i diversi attori della Lega e soprattutto affidando agli aquilani un ruolo cardine.
Con Emanuele Imprudente a Chieti e Gianfranco Giuliante a Teramo: una premessa di chi dovrà cavalcare probabilmente i prossimi collegi elettorali di Camera e Senato.

“L’addio di Quaresimale alla Lega è la conferma di una spaccatura sempre più profonda nella maggioranza regionale, che spiega in modo chiarissimo qualità e livello di questo governo – commenta il capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci -. Una conferma importante del clima che ha governato fin qui le scelte di Marsilio e della maggioranza, con diktat troppo spesso imposti per via degli obiettivi politici Romani, com’è accaduto con il referendum elettorale, o le norme manifesto riprodotte dalla segreteria nazionale della Lega e di Fratelli d’Italia, o ancora più spesso legate alle varie nomine, tutti temi che sono ben lontani dalle questioni dell’Abruzzo. Prendiamo  atto, per ora, che a un anno appena dall’elezione, la compagine che è stata chiamata a governare la nostra Regione è già divisa e molto indebolita, con ripercussioni che, purtroppo si ripercuotono sul ritmo e la qualità amministrativa, che sono fin qui stati molto deludenti per l’Abruzzo”.