Una regione tutt’altro che immune dalle infiltrazioni da parte della criminalità organizzata: dal gioco d’azzardo per il quale l’Abruzzo detiene un triste primato nazionale, alle relazioni ultime della Dda, dagli ingenti sequestri di droga avvenuti sul territorio, fino al caso, recentemente riesploso alle cronache dopo l’operazione della procura di Messina, della mafia dei pascoli.
Così il Pd regionale su iniziativa della responsabile del Forum regionale contro le mafie Teresa Nannarone e del segretario Michele Fina, ha inviato oggi a tutti i Comuni abruzzesi il testo delle linee guida da adottare per difendere il territorio dai tentacoli della Piovra.
Il Pd Abruzzo propone in particolare ai sindaci e ai Comuni di rendere noti (anche per le società partecipate) l’elenco dei fornitori, gli atti di vendita e di affitto degli immobili, i nominativi delle società che dichiarano la sede nel territorio comunale, dei soggetti che acquistano o affittano beni nelle aree industriali e artigianali, delle nuove società sul territorio e i criteri di impostazione dei rapporti contrattuali.
Nelle linee guida del Pd Abruzzo si propone poi di richiedere alle società che rispondono ai bandi di esibire il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura e di indire sempre aste per l’assegnazione dei terreni per prevenire il fenomeno della mafia dei pascoli. Assieme ad attori sociali, associazioni, Prefetture e Regione si propone poi di fare fronte comune per l’istituzione a livello regionale e locale della delega alla legalità, per la promozione di una conferenza annuale sui risultati dell’impegno del contrasto alle mafie e per la calendarizzazione di apposite riunioni pubbliche per affrontare il rischio delle infiltrazioni.
Infine le linee guida propongono la redazione del “primo protocollo unico regionale da sottoscrivere con i Ministeri dell’Interno e della Giustizia, le Province, i Comuni abruzzesi e le associazioni interessate quali Libera e similari, che preveda tutte le azioni possibili di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella Regione Abruzzo”.
“Per la prima volta un partito politico in Abruzzo parla di mafie senza mezzi termini. La denuncia tuttavia non basta, per questo si è voluto fornire a tutti i Sindaci alcuni strumenti utili e prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata – commenta Teresa Nannarone -. Per chi ancora avesse dubbi, potrà riflettere sull’ultima operazione sulla mafia dei pascoli che partita da Messina ha coinvolto anche i Comuni a noi vicini, e sulle relazioni della Direzione Nazionale Antimafia. Non ci fermeremo, certi che quanto prima anche le Province e la Regione prenderanno spunto dal lavoro fatto per dotarsi di strumenti utili a proteggere tutta la comunità. Per quanto riguarda la Valle Peligna è importante diventare consapevoli che il carcere ospita esponenti di clan di spicco di tutte le maggiori cosche nazionali e che alcuni di loro nel regime di libertà vigilata hanno continuato a delinquere non interrompendo mai i contatti con l’associazione criminale di appartenenza. Bisogna cambiare passo se si vuole proteggere il futuro dei nostri territori prima che diventino teatro di estorsioni, attentati, minacce. Bisogna cambiare passo se si vuole proteggere i nostri giovani dal rischio dell’esposizione allo spaccio della droga che resta una delle maggiori fonti di reddito di questi criminali insieme al gioco d’azzardo, alla gestione rifiuti ed alla corruzione negli enti locali”
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