Mani al centro, sorridenti, un altro finanziamento è stato recuperato. Soddisfazione, certo, perchè il rischio idrogeologico, si sa, è un’altra grande piaga della nostra regione e correre ai ripari, rinforzare le scarpate a rischio è più che mai indispensabile. Peccato che di nuovo Sulmona resta fuori dal giro, nonostante via Turati totalmente transennata e i vigili del fuoco che hanno rilevato il rischio cedimento. Non che non lo si sapesse già.
Questa volta il presidente/senatore Luciano D’Alfonso si è portato a casa 6,4milioni di euro recuperati attraverso la firma su un verbale conclusivo in seno al ministero dell’Ambiente, un accordo di programma datato 2010 arrivato, ora agli ultimi atti, “finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, che prevedeva interventi per 41 milioni, la cui rendicontazione è risultata essere perfettamente corrispondente agli indirizzi determinati, nella rimodulazione sono stati autorizzati altri due interventi per 500.000 euro, nei Comuni di Canzano e Gessopalena, a cui si è aggiunta una ulteriore somma di 3.652.935 euro utili a realizzare 7 interventi in 5 Comuni” fa sapere D’Alfonso. Tra i beneficiari, oltre ai due comuni già indicati ci sono Torricella Sicura, Montorio al Vomano e Isola del Gran Sasso con due interventi, tutti nel teramano.
Ai fondi per il rischio idrogeologico si aggiungono quelli richiesti al Dipartimento di protezione civile per eventi metereologici del 2013 per un importo pari a 2,7milioni di euro per fronteggiare interventi in 17 comuni (Tufillo, Gessopalena, Villa Santa Maria, Castiglione Messer Raimondo, Campli, Tossicia, Bisenti, Sant’Omero, Elice, Pianella, Salle, Scafa, Moscufo, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Crognaleto).
S. P.
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