L’ospedale di Sulmona e il caos della fila al laboratorio analisi

Il ritiro delle analisi dal laboratorio è generalmente un’operazione molto meno complicata di quella del prelievo. Ci si reca in ospedale ad un orario più comodo, la consegna dei risultati delle analisi all’ospedale di Sulmona inizia alle ore 11, ma soprattutto si va in ospedale con la pancia  piena e non a digiuno come invece richiesto quando bisogna farsi le analisi. Eppure nell’ospedale di Sulmona anche le operazioni di ritiro sembrano essere difficoltose. Accade infatti che non essendoci il distributore elimina code, ogni mattina ci sia una certa confusione. Qualcuno si posiziona davanti l’accettazione, qualcun altro invece – soprattutto le persone anziane – si ferma nella sala d’attesa del laboratorio analisi così quando scattano le fatidiche ore undici le due file vengono a contatto generando discussioni infinite e al limite del ridicolo su chi sia arrivato prima e chi dopo.

L’assurdo sta più che altro nel fatto che le operazioni di ritiro delle analisi sono fra le più veloci che esistono in ospedale, generalmente ogni persona non impiega più tempo di quanto se ne spende per prendersi un caffè davanti alla macchinetta. Eppure questo non pare essere un deterrente per le persone. Ovviamente in questa disorganizzazione c’è anche il furbetto di turno che se ne approfitta e nel marasma generale cerca di infilarsi come meglio può per guadagnare posizioni. L’impiegato del laboratorio analisi, al sopraggiungere delle urla dall’altro lato del vetro, può chiedere con aria sconsolata: “Stanno litigando di nuovo?” ed interrogato se quello è un fenomeno raro oppure quotidiano, può rispondere amareggiato: “Succede tutti i giorni”.

L’erogatore di biglietti elimina code in realtà è presente nella sala d’aspetto del laboratorio analisi, ma è utilizzato solo per i prelievi. Il direttore sanitario dell’ospedale Tonio Di Biase, spiega che il problema è destinato a finire presto perché con l’apertura del nuovo ospedale, la sala d’aspetto del laboratorio analisi diventerà un corridoio di transito fra la vecchia e la nuova struttura. Il laboratorio analisi sarà quindi spostato altrove e verrà separata la fila fra la sala prelievi e l’accettazione dove le analisi vengono ritirate. “Bisogna aspettare almeno un altro mese, forse due – dichiara Di Biase -, stiamo risolvendo le ultime questioni burocratiche e poi con il trasferimento di parte dell’ospedale nel nuovo edificio ci sarà la riorganizzazione dei reparti che interesserà anche il laboratorio analisi. Ad ogni modo verificherò il disguido e se necessario farò mettere un elimina code anche per il ritiro delle analisi”.

Basta poco all’ospedale di Sulmona per trasformare anche le cose più semplici in manovre estremamente complicate.

Savino Monterisi

5 Commenti su "L’ospedale di Sulmona e il caos della fila al laboratorio analisi"

  1. mancano le persone pratiche,preparate,competenti,capaci…quelle dei meriti per i raggiunti risultati,i manager vengono indicati,sotto gli occhi di tutti la realta’… quindi cosa c’e’da verificare,oltretutto con l’attuale tecnologia basterebbe un clik,medico curante compreso…

  2. Frecciaverde | 9 Aprile 2019 at 07:45 | Rispondi

    Ma nel mentre mettere un altro elimina code? Con 100 euro si acquista tutto. Distributore numeri, display, telecomando scorrimento numeri.

  3. Come diceva Pasquale in un suo post, il mondo adesso gira ad alta velocità, per cui cambiano usanze e costumi e tutto si velocizza. Anche le risposte delle analisi si velocizzano. Basta avere un personal computer con annesso un indirizzo email e magari con posta certificata,non strettamente necessaria. A Popoli molti ricevono le risposte delle analisi per via telematica sul loro P.Computer. Bisogna aggiornarsi ed ogni famiglia dovrebbe restare al passo con i tempi. Penso che, se gli anziani non ne sono capaci per indifferenza alla tecnologia, almeno i nipoti potrebbero supplire. Quando io faccio analisi, da Popoli mi spediscono via mail i risultati. Che ce vo’! Nella sanità però, la gente è abituata ad essere servita, in tutto e per tutto. E’ un coacervo di demagogia.

    • E la signora Maria di 70 anni? Oltre all’alfabetizzazione informatica il pc ha un costo. Internet ha un costo. La PEC ha un costo. Cosa costa alla ASL spendere 100€ per mettere un distributore di numeri?

    • Bene Modesto adesso mi sembri meno pesante “scherzo scusami” basta un medico,un infermiere,un biologo,un tecnico di laboratorio e si fanno analisi guarda igea ecc ecc . (mai trovata fila li.. ) hanno un elimina code. in questo caso do la colpa alla dirigenza, non credo il problema sia di essere servito o no ,la sanità e un diritto ,il problema viene fuori quando viene gestito male.

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