La questione della sede scolastica Lombardo Radice di via Togliatti si fa sempre più complicata. Ieri a Palazzo San Francesco si sono incontrati tecnici, la dirigente scolastica, i rappresentanti del circolo e l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci. Un incontro convocato per cercare di far luce su tutto ciò che non va e che non andrà a breve termine perchè sul piatto della bilancia, per i bambini di primaria e materna, non c’è solo la sede principale della loro scuola ma anche quella provvisoria della Croce Rossa.
Se per la prima, infatti, le ultime relazioni geologiche hanno vanificato in un certo senso i lavori di miglioramento sismico come da progetto, per la seconda il documento di valutazione dei rischi attesta non poche carenze. L’assessore si è impegnato a stilare un cronoprogramma per risolverle, almeno quelle piu gravi, entro la fine dell’anno scolastico. E poi ci sono anzi mancano gli spazi. Motivo delle preoccupazioni con la mancanza della palestra e quella di un apposito spazio mensa, la struttura che cade a pezzi poi non è da meno.
Non è possibile utilizzare altre strutture per l’attività fisica (si era pensato a quella della Dottrina Cristiana) perchè non ci sono risorse da spendere per un navetta. E sono tutti da trovate i soldi per una struttura mobile da istallare accanto alla struttura provvisoria, per un pallone ci vorrebbero almeno centomila euro. Per la mensa al problema spazi collabora attivamente anche la Cescot, gli ex inquilini per intenderci, che ancora non liberano uno spazio adibito a magazzino ma che ai fini della scuola potrebbe benissimo essere usato per i pasti degli alunni.
Insomma la questione si fa sempre più di difficile risoluzione e a tutto ciò non giova la tensione che comincia a palparsi sempre più. Alla riunione di ieri non è stata ammessa la presenza dei rappresentanti dei consigli di classe e del dimissionario presidente del consiglio d’istituto Pierluigi Marzi, cacciati fuori dal Palazzo.
Come se non bastasse l’esasperazione.
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