La galleria laboratorio d’arte MAW compie dieci anni di attività e per festeggiare questo importante traguardo presenta un doppio appuntamento dedicato ai linguaggi dell’arte contemporanea in rapporto all’intelligenza artificiale.
Domenica 14 aprile presso il complesso della SS Annunziata a Sulmona primo appuntamento alle 17.30 con l’incontro dal titolo Lo stato dell’Arte, l’artista, noi e l’intelligenza artificiale. Dopo i saluti del sindaco del Comune di Sulmona Gianfranco Di Piero, della dirigente scolastica dell’IIS “Ovidio” Caterina Fantauzzi e della curatrice e co-fondatrice del MAW Italia Gualtieri, il cortile del Palazzo dell’Annunziata ospiterà “esperti rappresentativi di significative ricerche e progettazioni su questi temi”. A partire da Michele Gerace, avvocato e ideatore della Scuola sulla Complessità, Daniela Cotimbo, storica dell’arte e fondatrice di Re-Humanis programma culturale e premio dedicato al rapporto tra arte contemporanea e intelligenza artificiale e Antonio Zimarino, critico d’arte, studioso d’arte contemporanea nonché curatore della rassegna internazionale Stills of Peace e della Biennale d’arte di Penne.
A seguire, alle ore 19, il secondo appuntamento con l’arte contemporanea e le sue produzioni artistiche nella mostra Souls for tech. Anime per la tecnologia. Videodrome of Iranian glitch art allestita nello spazio della Cappella del Corpo di Cristo dove sarà possibile ammirare opere degli artisti Niloufar Baniasadi, Reza Famori, Mohammad Alì Famorì, Sadegh Majlesi, Elnaz Mhammadì, Arezou Ramezani. Per “scoprire una forma d’arte che trova nei media digitali una nuova interpretazione” spiega il comunicato del MAW nel presentare una mostra dove sei opere video integrano gli errori casuali del mezzo digitale a dimostrazione di come la tecnologia orienta e sia a sua volta orientata dalla creazione artistica.
Appuntamenti con cui MAW intende non solo celebrare i primi dieci anni di attività ma anche “esplorare linguaggi artistici eterogenei per indagare i problemi dell’arte” spiegano i fondatori Rino Di Pietro e Italia Gualtieri ricordando l’orientamento che da sempre guida il progetto della galleria laboratorio d’arte: “Apertura a stimoli multiunivoci con attenzione costante alla profondità e all’autenticità delle verità artistiche”.
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