Pensavano fosse uno dei tanti ritardi accumulati, come purtroppo spesso accade. Dalle 8:00 alle 8:10, poi alle 8:20 e fino alle 8:25. Ma ieri alla fine il mezzo pubblico che trasporta gli studenti delle frazioni a Sulmona (linea E1) non è proprio passato. E nessuno si è degnato di avvertire.
Così diverse famiglie sono rimaste per oltre mezz’ora al freddo pungente della mattina in attesa che qualcuno desse un segnale, fino a quando una mamma si è decisa a telefonare alla rimessa dei trasporti per venire a sapere che lo scuolabus non sarebbe proprio passato. L’autista che doveva fare il servizio, infatti, si è sentito male e non c’era nessuno a sostituirlo. “Siamo sotto organico – spiegano gli autisti – e non possiamo farci niente”.
Così una ventina di ragazzi tra Marane e Fonte d’Amore hanno dovuto organizzarsi autonomamente, cercando tra i genitori le auto sufficienti a fare il servizio di navetta, con l’inevitabile ritardo di entrata a scuola.
“Paghiamo un abbonamento di 20 euro al mese – lamenta una mamma – e il servizio è spesso in ritardo. Ieri, poi, non è proprio passato e siamo rimasti fermi alla banchina a lungo, con i bambini piccoli al freddo e tante mamme che dovevano scappare a lavoro. Altre volte è capitato che ci avvertissero il giorno prima, ad esempio quando per un periodo erano fuori servizio i bus, ma questa volta ci hanno lasciati in attesa senza dirci niente e niente ci avrebbero detto se non avessimo telefonato”.
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