Quasi cinquanta giorni di prognosi e un’aggressione ancora tutta da capire quella avvenuta mercoledì scorso in un autolavaggio della zona industriale di Sulmona dove una donna di origine rumena è rimasta ferita e trasportata in ospedale dove i medici le hanno diagnosticato traumi su più zone del corpo, testa compresa.
Ad aggredirla sarebbe stata un’altra donna la cui identità resta al momento sconosciuta e che si è scagliata contro la vittima servendosi di una chiave inglese e danneggiando anche un’auto che era nell’autolavaggio, fino a fuggire a seguito dell’intervento di un uomo.
Sul caso indaga la polizia che avrebbe già identificato il presunto aggressore, si tratterebbe di una donna di etnia Rom già nota alle forze dell’ordine, nei confronti della quale si agirà d’ufficio per lesioni aggravate a prescindere dalla volontà della vittima di sporgere denuncia.
Da chiarire sono soprattutto i motivi della lite che sembra comunque legata a dissapori personali o meglio a probabili debiti contratti e non risanati. Le indagini oltre al reato di lesioni aggravate, tendono ad accertare proprio i rapporti tra le due su questo presunto prestito di denaro, per capire se si sia trattato anche di estorsione e/o usura.
a questo punto occorre sottolineare che la famosa integrazione alla legalità da parte di alcune etnie è conclusa… o sbaglio? , la prevaricazione su chi lavora, soprattutto se con sprito di sacrificio, è da condannare ad alta voce. dove sono le istituzioni? e aggiungo che rom e rumeni sono due etnie totalmente diverse e non vanno confuse. va fatta piena luce sulle cause che hanno motivato l’aggressione e se ci fosse l’usura tolleranza zero.