E’ la storia dell’altro secolo e di quello prima, quella dell’irredentismo e dei suoi eroi, di cui fu protagonista, e medaglia d’oro al valor militare, Nazario Sauro, istriano “donatosi” alla causa dell’Italia che venne per questo arrestato e giustiziato 107 anni fa il prossimo 10 agosto.
Fu, Sauro, anche però amante e appassionato dell’Abruzzo, a cui dedicò le sue forze quando nel 1915 il terremoto rase al suolo la Marsica.
Lo ricorderanno questa sera (ore 20 nel Castello di Beffi) l’amministrazione comunale di Acciano, il Parco Sirente-Velino e il Comune di Avezzano. Soprattutto la sua storia che è storia comune, sarà raccontata da suo nipote, Romano Sauro, intercettato quasi per caso dal sindaco Fabio Camilli: “L’idea è stata dell’amico Giorgio Schinco che in passato ha avuto l’opportunità di ascoltare il racconto – spiega il primo cittadino – e ha pensato al Castello di Beffi come luogo ideale per la narrazione. Un’idea che abbiamo condiviso subito per i gesti di valore compiuti da Nazario Sauro e per il suo legame con l’Abruzzo”.
All’evento parteciperanno oltre al sindaco di Acciano e all’ammiraglio Romano Sauro, il presidente del Parco Francesco D’Amore, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, il consigliere regionale Americo Di Benedetto e il giornalista e scrittore Angelo De Nicola che modererà la serata.
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