Acqua torbida e maleodorante. Un tanfo che perfino i passanti lungo ponte Capograssi avrebbero avvertito. A “regalarlo” è un fiume Vella non è nelle migliori condizioni di sempre, per via di alcuni liquami che dalla rete fognaria si sono riversati al suo interno negli ultimi giorni. Una situazione nauseabonda, per dirla con le parole degli operai della ditta che da quindici giorni hanno iniziato i lavori per il rifacimento del parco fluviale “A. Daolio”. Da loro è arrivata la prima denuncia di quella putredine presente nell’acqua del fiume.
I liquami giungono nell’alveo a causa di una condotta fognaria, passante sotto al ponte Capograssi, che riversa nel fiume il proprio contenuto. A svelarlo è l’assessora ai Lavori Pubblici, Ilenia Rico, in risposta alle accuse mosse dal consigliere di minoranza, Salvatore Zavarella, sullo stallo degli interventi al parco “Daolio”. Lo stesso Zavarella, a detta di Rico, sarebbe stato già al corrente delle motivazioni che hanno portato al rallentamento delle operazioni di restyling del Parco. La perdita della condotta fognaria, infatti, sarebbe stata segnalata alla SACA (competente sulla gestione fognaria), il cui referente sarebbe lo stesso Zavarella, intervenuto sul cantiere per valutare la situazione.
“Il Parco Fluviale “Augusto Daolio” – accusa Rico – che secondo il Consigliere è diventato simbolo del degrado della nostra città, è a tutti gli effetti un cantiere aperto, dove, da circa 15 giorni, sono in corso i lavori di rimozione dei ponticelli di attraversamento del Fiume Vella. In tutto questo, il Consigliere Zavarella ha omesso di rappresentare alla stampa che era presente lui stesso sul cantiere, quale referente della SACA, e quindi di conoscere benissimo le motivazioni che stanno causando un ritardo nei lavori sul parco, lavori che comunque stanno andando avanti senza sospensioni”.
Nella giornata di ieri c’è stato un sopralluogo congiunto con i Carabinieri Forestali per verificare la situazione, che si è dimostrata essere più complicata del previsto, ma che richiede la massima attenzione. I lavori nel Parco Fluviale potranno così subire un rallentamento. L’impresa esecutrice ha ricevuto l’incarico diretto dalla SACA per intervenire sulla perdita e ripristinare le condizioni di sicurezza, onde evitare un importante danno ambientale.
Ma l’assessore Rico punta il dito contro Zavarella e SACA anche in merito ai ritardi del rifacimento del manto stradale in via Trento, via Patini e via Gorizia.
“Al riguardo – conclude – ci preme ricordare che questa amministrazione ha assunto l’onere del rifacimento degli asfalti, ma sempre a seguito di interventi di ripristino della rete fognaria a carico della SACA, che a tutt’oggi non risultano appaltati. Ci aspettiamo dal Consigliere Zavarella un confronto più costruttivo, vista anche la sua precedente esperienza di Assessore, consapevoli che la crescita della Città si può ottenere lavorando dalla stessa parte e collaborando, e non necessariamente “attaccando per il solo gusto di farlo”.
Pronta la risposta del consigliere Zavarella: “La Rico? Mente, sapendo di mentire”. L’esponente FdI ha spiegato che l’intervento sulla rete fognaria “influisce minimamente sui tanti lavori su una superficie immensa come quella del Parco”.
“La domanda nasce spontanea – conclude – l’assessore Rico ha mai visitato il Parco Fluviale? Ha mai fatto una ricognizione della città lasciata in abbandono ormai da 3 anni! Si è accorta che il lavoro di consolidamento di via Lear e parcheggio sulla circonvallazione è fermo da 6 mesi? Nonostante i proclami di fine lavori di circa 1 mese fa! È inutile arrampicarsi sugli specchi e scaricare responsabilità su altri, sarebbe utile rendersi conto della propria incapacità e dimettersi! Cmq non mancherà occasione di parlare in contraddittorio e pubblicamente del suo operato. Magari Le servirà quale ricognizione che avrebbe dovuto già fare da tempo”.
Non rompete gli zebedei a noi cittadini con le vostre schermaglie insulse e datevi una mossa con i lavori per togliere dalla mxxrda la città, tanto per restare in tema.
Le vostre lungaggini stanno esasperando la città.
Muvetev!
Sorge un dubbio… visto la data di consegna dei lavori in data 23 Settembre 2024, dopo una settimana il 30/09, solo 5 giorni lavorativi, sono stati eseguiti e certificati il 30% dei lavori?
Da un articolo di questa testata del 23/09/2024: “ Un cantiere ancora in fase di allestimento, nel quale a giorni inizieranno i primi interventi… Il 30% dei lavori sarà rendicontato entro il prossimo 30 settembre da parte della ditta incaricata “.
Sono davvero curioso di leggere gli atti tecnici e contabili dei lavori eseguiti a tutti il 30.09 per capire il famoso 30%…..
Ancora una volta, leggendo i commenti, si nota il totale disinteresse verso la grave situazione ambientale di questa città, come se fosse cosa normale sversare liquami fognari in un torrente, dove sono le denunce? Dove sono le responsabilità? Dove sono le contromisure?
Polemiche sterili di cui a noi cittadini interessa molto poco.Zavarella,se puntualmente fa ostruzionismo in merito allo scorrevole andamento dei lavori,come pare,va mandato a casa.Le sue polemiche sono strumentali
Le tubazioni fognarie se perdono vanno riparate senza ritardi, e con urgenza se sversano liquami su un corso d’acqua.
Ma questo non centra nulla sui lavori del parco Daolio, non fa scusante di nessun ritardo sull’assegnazione dei lavori in data 23/09 per rendicondare il 30% del Totale di quasi 2 milioni e mezzo di euro, entro il 30 Settembre 2024 , in appena 5 giorni lavorativi.
Se tanto mi da tanto entro Dicembre di quest’anno… potrebbero essere portati a termine… o NO?