Questa volta a dire di no è stato l’Udc: la riunione della maggioranza che sostiene il presidente Marco Marsilio convocata oggi, anche questa volta ha registrato l’assenza della consigliera Marianna Scoccia. Mentre però la scorsa settimana l’invito ai centristi non era stato proprio recapitato, oggi è stato lo stesso Udc a declinare l’invito.
Una presa di posizione che prelude, molto probabilmente, all’uscita formale dell’Udc dalla maggioranza che ha vinto le elezioni di febbraio scorso, con un’ipotesi di appoggio esterno alla coalizione di centrodestra che dovrebbe essere sancito ufficialmente la prossima settimana dal segretario nazionale Lorenzo Cesa.
Che tra la coalizione di Marsilio e la Scoccia non corresse buon sangue, d’altronde, era stato palesato anche nel corso della campagna elettorale, che aveva visto la candidatura della moglie dell’ex assessore di D’Alfonso, Andrea Gerosolimo, essere abiurata dallo stesso Marsilio.
Ad urne chiuse, però, sembrava che l’Udc, nell’intesa con Forza Italia, stesse ricucendo il rapporto. Una trattativa di riavvicinamento evidentemente bloccata dalla Lega, con la rottura definitiva, dopo le scaramucce sul punto nascita, qualche giorno fa per la nomina della commissione Statuto e Legge elettorale (fondamentale per la questione delle autonomie), la cui presidenza sarebbe dovuta andare proprio alla Scoccia. E invece la guida della commissione è andata al forzista Umberto D’Annuntiis che lascia il ruolo di capogruppo a Daniele D’Amario, la vice presidenza al centrosinistra con Americo Di Benedetto e la segreteria della commissione ad Antonietta La Porta della Lega.
Marsilio perde però di fatto un pezzo, con la maggioranza che ora può contare su 17 voti (compreso quello del presidente), contro i 14 della possibile opposizione, rinsaldata dall’alleanza nazionale tra Pd e Movimento 5 Stelle.
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