Parlare con Francesco Mammola, sembra quasi di sentire un’orchestra in sottofondo, tra platee gremite e palchi prestigiosi, resta però con i piedi ben saldi a terra, la sua, quella da dove tutto è partito. Inizia a suonare a 4 anni, oggi polistrumentista continua a vivere per la musica, musa e vita, passione, radici, volti. Una storia fatta di sinfonie, di note, solfeggi, di battere e levare, di prove, concerti e applausi. Per il ragazzo di Pescocostanzo e il suo inseparabile mandolino si apre il sipario del successo internazionale, perché Francesco e la sua musica hanno conquistato pubblico e critica, eletto a 28 anni nel firmamento dei migliori mandolinisti classici al mondo.
Quando ha cominciato a suonare e com’è nata la passione per questo strumento?
Ho iniziato da bambino, avevo circa a 4 anni, a suonare, per gioco e da autodidatta, con una piccola pianola mi divertivo a “rifare” i brani che ascoltavo alla radio o su qualche musicassetta. Col passare del tempo le potenzialità venivano fuori….Suonavo il pianoforte, poi presi la chitarra, avevo voglia di fare musica insieme ad altre persone e nel mio paese, Pescocostanzo, non c’erano possibilità, soltanto un gruppo di “nonni” che si ritrovavano tra vignali e botteghe suonando serenate, valzer, musica popolare italiana con chitarra e mandolino. Per me loro erano un sogno, dall’età di 10 anni iniziai a frequentarli, a suonare, mi adottarono come un nipote e proprio in questa circostanza che conobbi il mandolino….E fu amore a prima vista
Quali studi ha seguito?
Fino ai 18 anni nonostante dedicassi già 3 o 4 ore al giorno allo strumento, sono sempre stato un autodidatta con l’idea di continuare ad avere la musica come grande passione. Terminato il liceo classico a Sulmona il richiamo della musica però è stato troppo forte così ho deciso di seguire il mio sogno, il mandolino. Ho frequentato il conservatorio “A. Casella” di L’Aquila e sotto la guida del maestro Fabio Giudice ho intrapreso un percorso meraviglioso di 7 anni (il vecchio percorso del conservatorio era molto lungo) conclusosi con Laurea massimo dei voti e lode, un iter che non ho voluto terminare, ma ho voluto integrare con un’altra laurea magistrale in “Mandolino cameristico” che arriverà il 22 marzo
Francesco, lei è considerato un talento puro, tra i migliori al mondo, come vive questo successo?
Riguardo il successo il primo scossone, completamente inaspettato, è stato nel 2015 con la vittoria del Premio Abbado, il premio nazionale delle arti, studiavo (e studio) tanto, sognavo un giorno di fare il solista con grandi orchestre nei grandi teatri di tutto il mondo, ma sono abituato a tenere i piedi ben piantati a terra e quindi percorrevo la mia bellissima gavetta tra piano bar, matrimoni e serate di piazza. Beh la vittoria del premio Abbado ha cambiato tutto aprendomi il mondo della musica classica, dei teatri e dei grandi concerti. Gli altri premi ricevuti sono: Medaglia di bronzo dal Senato della Repubblica, Palma accademica dall’Accademia internazionale San Giovanni Crisostomo, primo premio ai concorsi Urania, Marco dall’aquila, Premio Speciale Farulli. Concerti più importanti all’estero: Londra (Ist. Cultura italiana) Berlino, Vilnius, Plunge, Bruxelles, Anversa, Charleroi. Concerto presso l’ambasciata dell’Iraq presso la Santa Sede, i Musei Vaticani. In Italia Napoli, Firenze, Roma, Lucca, tutto l’Abruzzo, Milano, Expo, Reggio Calabria, Foggia..
Dopo il Premio Abbado cambia la sua vita, lei è anche un professore quali i prossimi progetti?
Da quel momento le cose sono andate sempre migliorando, unite a tanto tanto studio mi hanno portato a tenere concerti in Belgio, Lituania, Germania, Inghilterra in grandissimi teatri, registrazioni per TV, Radio, il grande concerto tenuto per i 30 anni di attività di Dolce&Gabbana e l’ultimo successo, l’inserimento, da parte di un sito tedesco riferimento del panorama mandolinistico, tra i migliori mandolinisti classici al mondo. Sì insegno presso l’Istituto “Patini-Liberatore” di Castel di Sangro dove mi occupo dell’ Orchestra e coro d’istituto, la Memorialmusicorchestra! Un mese fa è uscito il mio disco “Vi presento il mandolino” con il mio trio. Progetti futuri, ci sono diversi concerti in tutta Italia con il maestro Giulia Mangone al pianoforte, accompagnerò (come già da due anni) il tenore Piero Mazzocchetti nel suo tour 2018 e da ottobre sono previsti diversi concerti all’estero. Tutta ciò mi dà una grande emozione, una grande carica, ma soprattutto una forte voglia di continuare a studiare, a migliorare e ad essere da esempio per ogni persona che ha un sogno, dipende tutto da noi! E non bisogna mai mollare.
Anna Spinosa
Francesco Mammola è un bravo mandolinista.Suona altri strumenti, tra cui il pianoforte, ma il mandolino resta il suo preferito.L’ho ascoltato varie volte,anche quando pochi lo conoscevano. Però dire che è tra i migliori del mondo, ci andrei un po’ cauto. concerti per mandolino sono stati scritti da Vivaldi, Paisiello, Hummel,classico l’accompagnamento con mandolino nella serenata del Don Giovanni di Mozart, anche Paganini ha scritto musiche per mandolino. Mettiamo ad esempio un Ugo Orlandi che gira il mondo con i solisti veneti,docente di mandolino e mandolinista polistrumentista. Ecco, Mammola non ha ancora una sua orchestra sinfonica, con la quale andare in giro per il mando, a fare concerti. Il mandolino, a mio modesto parere, si accorda molto bene con una orchestra sinfonica che lo appoggia. Comunque, io gli auguro grandi successi,perché dire che è bravo è bravo. Ma non lasciamoci andare ad iperboli,come ” Uno dei migliori del mondo”. Aspettiamo e vedremo .
Salve sig.Mariano, la ringrazio per i suoi complimenti e il suo augurio…
Riguardo il tema “migliore al mondo” non sono stato io a darmelo, lungi da me, si tratta di una commissione di un sito tedesco riferimento mondiale del panorama mandolinistico che mi ha inserito…ed io con orgoglio e umiltà ho accettato.
Riguardo il Maestro Orlandi cosa dire, lui é un simbolo nel mondo del Mandolino, così come molti altri grandi maestri…a me il compito di studiare tanto e cercare di seguire le loro orme….(l’età dovrebbe essere dalla mia parte)
Un caro saluto