L’inciviltà senza sosta, tra siringhe e abbandoni vari

Viale della stazione, zona Santa Rufina, via verso Pratola e poi girando a destra verso la zona artigianale. Siringhe varie e “sempre diverse”, bottiglie di birra vuote abbandonate così, vecchi wc e rifiuti di ogni genere che a snocciolare un elenco sarebbe troppo lungo.

L’inciviltà dei cittadini assume oggi ancora questo volto. Quello di una presa di libertà che lede i diritti altrui. Ed è così che diventa complicato anche solo passeggiare in zone campestri potenzialmente frequentate dai passeggiatori o da chi ama la natura. Un fenomeno che va avanti da tempo e che, si ricorda ancora, non vale solo per zone ben precise del capoluogo peligno ma si amplia all’intero territorio.

A Roccacasale, ad esempio, l’ennesimo ritrovamento di materiale abbandonato, anche a confine con il Parco Nazionale della Majella, ha condotto l’amministrazione ad affidarsi ai carabinieri forestali di Popoli che stanno  portando avanti una serie di controlli per risalire, per quanto possibile, agli autori. Altre piccole discariche abusive erano state, in passato, prontamente denunciate agli organi competenti conducendo anche ad alcune sanzioni a carico dei diretti responsabili.

Un fenomeno incontrollato quello degli abbandoni al quale però sono tante le amministrazioni che hanno scelto di non piegarsi più, anche a Pratola si era intervenuti a novembre scorso per ripulire una zona al limite del fiume Sagittario da tutta una serie di materiali che avrebbero potuto creare problemi anche alle vicine pozze con una spese consistente per le casse pubbliche. L’ennesima beffa, quindi, per i cittadini onesti che oltre a veder lesa la natura devono pagare di tasca propria il misfatto di un pugno di incivili.

Simona Pace

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