L’Ordine degli Architetti scrive all’Anac e diffida il Comune di Sulmona alla sospensione della procedura aperta per l’appalto della progettazione esecutiva e all’esecuzione dei lavori di miglioramento sismico del liceo Classico Ovidio. La decisione è giunta dopo specifica segnalazione di numerosi iscritti, come per altro aveva già messo in luce un articolo di questa testata. Non è dunque soltanto la stampa che tenta di “mistificare e gettare fango” sull’operato del Comune così come sostenuto dall’assessore Zavarella nell’ultimo consiglio comunale, lui che da quando si è insediato si sbraccia per cercare di risolvere la vicenda senza alcun successo, non facendo altro che annunciare la data di inizio lavori praticamente ogni mese. Ora sono anche i tecnici a mettere in luce le criticità della decisione presa dall’amministrazione Casini, l’ordine infatti ne evidenza diverse: come l’onorario da porre a base di gara, dove si riscontra che le competenze tecniche per la progettazione esecutiva sono di gran lunga superiori a quelle stimate, con difficoltà per i tecnici che saranno chiamati a presentare le proprie offerte alla ditta appaltatrice. Ciò è giustificato dal comune dal fatto che “saranno resi disponibili tutti gli elaborati del progetto esecutivo non approvato, nella sua duplice redazione”, motivazione che però non soddisfa l’ordine degli architetti.
Altra criticità ravvisata sta nel fatto che nel bando di gara e nel disciplinare non si fa menzione sull’obbligatorietà della figura professionale dell’Architetto per quanto riguarda le cosiddette “Società di Ingegneria”, trattandosi di un intervento su un manufatto con vincolo diretto ai sensi del D.Lgs 42/2004, “Anche l’indicazione dei giorni a disposizione per gli stessi professionisti (30gg. dall’aggiudicazione) – scrive l’ordine nella missiva – non ci sembra assolutamente congruo dal momento che dovranno valutarsi tutta una serie di problematiche, a partire dal progetto definitivo, per riuscire ad ottenere i necessari pareri autorizzativi di legge dai vari Enti preposti (Genio Civile, Soprintendenza etc.) cercando di mediare tra le prescrizioni dell’uno e dell’altro, la maggior parte delle quali in contrapposizione, al fine di ottenere le previste autorizzazioni”.
Per quanto riguarda invece il tipo di appalto scelto la legge specifica che: “le stazioni appaltanti possono ricorrere all’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori sulla base del progetto definitivo dell’amministrazione aggiudicatrice nei casi in cui l’elemento tecnologico o innovativo delle opere oggetto dell’appalto sia nettamente prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori” e dalla visione della documentazione e degli elaborati tecnici posti a base di gara, secondo gli architetti, tale aspetto “tecnologico o innovativo” non si evidenzia.
Infine l’ordine difende l’architetto già incaricato e firmatario della progettazione e proprio iscritto, in quanto non avendo esplicitato formale rinuncia, rende impossibile oltre che sanzionabile dal punto di vista del codice deontologico, ogni eventuale altro affidamento dei servizi di progettazione esecutiva.
S.M.
Non è che l’inizio
Tranquilli, a Pratola c’è spazio per un’altra scuola! C’è spazio anche per nuove frazioni, tipo Sulmona frazione d Pratola Peligna…
Illusionismo amministrativo per allocchi locali
Fra 20 anni staremo ancora a parlare dell’inizio lavori del liceo classico.
Zavarella questo illustre incompreso….e i suoi amici giardinieri. Ma di quali misfatti ci siamo macchiati, in questa città, per meritarci tutto questo??