Quattordici posti di lavoro a rischio al San Raffaele di Sulmona. Ad annunciare l’apertura (l’11 gennaio) della procedura di riduzione del personale all’interno della struttura sanitaria è la Fp Cgil convocata, per il prossimo 25 gennaio, ad una riunione per un esame congiunto. I licenziamenti, per personale in esubero su un totale di 92, rappresenta una fonte di preoccupazione “in un contesto territoriale che storicamente si trova in forte difficoltà dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale” scrive il sindacato.
Le motivazione sembrano legate ad un mancato adeguamento dei fondi messi a disposizione dalla Regione nell’ambito dell’annualità 2019 “rispetto alle prestazioni erogate in regime di accreditamento dall’Unità Spinale (codice 28)- spiega la Fp Cgil-. Infatti, sempre secondo quanto dichiarato dalla San Raffaele S.p.a., a seguito della riconversione di n. 25 posti letto, inizialmente destinati alla Riabilitazione Intensiva (codice 56), in posti letto destinati all’Unità Spinale (codice 28), non vi è mai stato da parte della Regione Abruzzo un adeguamento del budget su una diversa e più specialistica tipologia di prestazione.
“Struttura di eccellenza” e “centro di riferimento”. aggiunge la Fp, della Valle e per l’intera regione perché “la riabilitazione dell’Unità Spinale viene garantita esclusivamente dal San Raffaele stesso non essendo possibile effettuare tale prestazione in nessun altro presidio regionale, sia esso pubblico o privato”.
L’obiettivo, ora, è scongiurare i tagli al personale per i quali si chiede la revoca del licenziamento anche in considerazione delle indennità in arretrato che l’azienda deve ancora pagare. Il 21, intanto, si svolgerà un’assemblea con i lavoratori, mentre ci si appella alle istituzione affinché tutto ciò venga scongiurato.
S. P.
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