Libri e sci: a Cortina gli studenti dell’Alto Sangro campioni olimpionici di Scuola Futura

C’è un altro Alto Sangro da raccontare. Molto più del comprensorio assediato dai pullman che a frotte giungono dalla Campania, contenuti da settimane con targhe alterne e ordinanze. Quello che le stories di tiktoker e influencer nelle loro storie non raccontano, oscurano. E’ l’Alto Sangro dello sport di montagna, delle piste levigate e consumate dagli sci di chi si alterna tra impianti e banchi di scuola. La racconta, o meglio se ne fa interprete, la delegazione dell’IIS Patini-Liberatore-De Panfilis, tra le dodici scuole italiane selezionate dal MIM per prendere parte a Scuola Futura Next Gen 26, a Cortina d’Ampezzo.

Nel campus itinerante del Ministero, che strizza l’occhio alle olimpiadi invernali che si svolgeranno tra le Dolomiti nel 2026, gli otto studenti dell’Istituto che si snoda tra Castel di Sangro e Roccaraso sono stati impegnati nei “Winter games Stems Labs“, in una quattro giorni conclusasi gloriosamente sabato. Primi, nella categoria sci alpino, Alessandro Iarussi (V A) e Asia Verlingieri (IV A). Veloci nelle sette manches e brillanti nelle attività in aula. Sì, perché non bastava solamente spaccare il cronometro sulle piste dolomitiche (dove hanno realizzato il migliore tempo). Sul 50% del punteggio, infatti, pesava anche il lavoro tra i banchi, con i due studenti che hanno dovuto prendere spunto dai dati dei sensori gps e cardiofrequenzimetri, indossati durante le discese. Dalle accelerazioni, le frequenze cardiache, gli spostamenti fuori asse e i dati biomeccanici, i due studenti abruzzesi hanno dovuto presentare una domanda di ricerca e capire quanto potesse essere realmente sostenuta con dati a loro disposizione. Primi anche lì, e medaglia d’oro al collo. Argento, invece, nello sci nordico con la coppia Daniele Cera e Alessia Trozzi (IV B, entrambi). Dopo il settimo posto in pista, la grande rimonta in aula, con il miglior lavoro presentato nella categoria.

Soddisfazione anche per il quartetto del “Cultural Olympiad Lab”, un laboratorio sui valori dei Giochi Olimpici da intrecciare con lo sport e le arti. I quattro studenti abruzzesi (Beatrice Sciullo, V A; Chiara Maddama, V SIA; Angelo De Sanctis, V CAT e Michele D’Arcangelo, V Alberghiero) sono stati smistati in otto team, ognuno con un progetto da sviluppare in relazione a un’arte. A presentare l’elaborato finale del proprio gruppo, davanti agli occhi del ministro Giuseppe Valditara, è stata Beatrice Sciullo, di Ateleta, sul palco del Polo Alexander Girardi Hall gremito.

Protagonisti anche i docenti accompagnatori impegnati nel percorso formativo “Italian Teachers for OVEP”. Un’occasione di approfondimento sull’applicazione del nuovo toolkit educativo del Comitato Internazionale Olimpico “OVEP – Olympic Values Education Programme”, che stimola l’integrazione dei programmi scolastici attraverso la cultura dell’olimpismo e i benefici dell’attività motoria sulla salute individuale e sull’interazione sociale. A prendere parte al corso, il docente Luca Amicone. I professori Marco Ferrante e Cesidio Bucci hanno completato la delegazione.

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