Lezioni di giornalismo e questione di stile

Dopo l’impresa sportiva l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo deve aver intrapreso anche quella editoriale, perché altrimenti non si spiegherebbe la sguainata di spada fatta dal sito web Reteabruzzo in sua difesa a commento di un articolo da noi pubblicato ieri. Un delirio di quindici righe nel quale, si presume, il direttore Giuseppe Fuggetta si veste da vittima per essere stato criticato, a suo dire, sulla classificazione della notizia della presunta uscita dalla scena politica di Gerosolimo (relegata nella pagina dello sport) e, in un irrefrenabile trasporto di empatia, a difesa dell’ex assessore che “da tempo non ricopre più alcun incarico politico se non quello di marito… del consigliere regionale Marianna Scoccia”. E che ancora noi avremmo preso “a pretesto anche una notizia di cronaca dello sport per sollevare, anche in questo caso, polemiche con tutta probabilità pretestuose”.


Preme chiarire che la nostra non era certo, come è stata definita, una lezione di giornalismo (anche perché i colleghi in questione hanno una certa età e dovrebbero aver imparato il mestiere, si presume), né un copia e incolla (avendo riportato un virgolettato e citato l’autore), ma una presa d’atto e cioè che la notizia dell’abbandono della politica (vero e presunto che sia) dell’ex assessore regionale era riportata in un articolo di sport. Il che non è un crimine e neanche un errore giornalistico, ma semplicemente una scelta editoriale: c’è chi, come Il Germe, considera notizia da apertura l’uscita di scena di un politico come Gerosolimo e chi, come Reteabruzzo, ritiene invece di far assurgere agli onori della cronaca l’allontanamento e il ritrovamento dopo poche ore di un cane in calore al parco fluviale (tra l’altro di proprietà degli stessi giornalisti che scrivono sulla testata). Entrambe le scelte sono legittime ed è delegata ai lettori la decisione di preferire l’una all’altra.


Una cosa, però, il direttore Fuggetta dovrebbe sapere e cioè che una notizia deve essere innanzitutto vera, perché altrimenti si incorre nel reato di diffamazione. Quindi la sua testata può scrivere e catalogare le notizie come meglio ritiene opportuno, ma non può scrivere, come ha fatto, delle cose non vere. Sempre nello stesso articolo e nello stesso slancio di empatia, infatti, si legge che “Tirarlo sempre in ballo (Gerosolimo, ndr) ogni qualvolta si trovi al centro di un fatto anche di poco conto (ricordiamo quando lo stesso giornalista ironizzò su un guasto meccanico all’auto ipotizzando chissà quali vendette o sciagure) – scrive Reteabruzzo – significa avere qualcosa di personale nei suoi confronti”. Bene, anzi male, perché i professionisti dell’informazione non confondono mai il piano personale (tra l’altro nulla abbiamo di personale con l’ex assessore) e quello professionale e sull’incidente avuto da Gerosolimo nel dicembre dello scorso anno nessuno, e comunque non noi, ha ironizzato, come d’altronde è facile verificare dalla lettura della notizia in questione. Di questa falsità, ovviamente, il signor Fuggetta e la sua Reteabruzzo risponderanno nelle sedi opportune, giudiziarie e disciplinari.
Per finire una lezione, questa sì, di stile: additare un collega di avere delle “fisime” (e anche questo sottoporremo alla magistratura), utilizzando tra l’altro un linguaggio da bar (“non ce ne può fregare di meno”), non è quello che si può definire un atteggiamento professionale. Ad ognuno le sue notizie e il suo stile.

5 Commenti su "Lezioni di giornalismo e questione di stile"

  1. Ora cosa accadrà?

  2. Lotta dura senza Fuggettura

  3. Siete tutti uguali!!!

  4. Non entro sulla questione, ma il germe è una testata che amo leggere in quanto ben strutturata e piacevolmente controcorrente.

  5. A mio parere, l’articolo del “contendere giornalistico” è stato correttamente allocato nella sezione “sport” da parte di Reteabruzzo, l’articolo al suo interno parla solo ed esclusivamente di calcio. La dichiarazione del “vice presidente” è parte della nota, e stavolta non ravvedo il messaggio politico subliminale. Nessun cartellino rosso!
    La redazione de Il Germe, ha anch’esso tutto il diritto giornalistico quanto informativo (ed io la distinzione la rimarco) di diffondere la medesima “news”.
    Il punto di scontro “forse” non è il tanto averla “tramutata” da notizia sportiva (non è presente una sezione specifica) a notizia politica, quanto l’utilizzo di termini di introduzione a questa trasformazione, quel “RELEGATA” e quello “SCOPRIRE CON LANTERNINO INSOMMA” con caso a parte, ma certamente un lapsus il “TESTA” e non testata ancora li in bella mostra e laddove la “challenge sportiva” si è stranamente e maldestramente prestata alla politica e stavolta questo è stato si un “tackle” non riuscito quantomeno da cartellino giallo!
    Obbligata e dovuta da parte di Reteabruzzo la risposta per le “rime politiche” al contestato “servizio sportivo”, che mal digerito dal Il Germe ha inveito all’operazione “politica” con un’azione di “distrazione cinofila” e con reiterate “azioni giudiziarie e disciplinari”.
    Ad entrambe le “teste e testate” consiglio di sotterrare “l’ascia di guerra giornalistica” e di proseguire “la valida attività giornalistica” nel fine ultimo della informazione al lettore.

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