L’esercito dei volontari

“Perché facciamo tutto questo? La risposta è semplice: prendiamo esempio da chi lo ha fatto prima di noi, onoriamo i morti e aiutiamo i vivi”. Come dire che la solidarietà è parte del corredo genetico degli Alpini. Da oltre quaranta giorni sono in primissima linea, porta a porta, porta per porta, a distribuire pacchi alimentari, soccorrere bisognosi, consegnare farmaci e mascherine, rispondere al telefono e smistare le richieste. Un lavoro immenso, quella fatto dal gruppo dell’Ana di Sulmona, un esercito di ventotto volontari (perché i tredici più anziani hanno preferito non esporli al rischio) che vede ogni giorno in prima linea le penne nere, retribuiti a fine di ogni massacrante giornata solo dai sorrisi e dai grazie delle centinaia di persone e famiglie che aiutano quotidianamente.
Qualche numero per farsi un’idea del valore aggiunto: oltre 4.500 ore di lavoro per 11 volontari impegnati ogni giorno negli oltre 40 giorni di emergenza (da quando l’Ana ha cominciato a collaborare con il gruppo di protezione civile). Quasi 2.500 telefonate lavorate, con un picco di 1.100 chiamate il giorno 13 aprile quando è stata avviata la distribuzione delle mascherine (di cui oggi si occupa il Coc). Quattrocento i nuclei familiari raggiunti, a cui sono stati consegnati farmaci e pacchi di prima necessità, grazie anche alla collaborazione con la Caritas che gestisce la spesa sospesa. E negli ultimi giorni anche l’assistenza per la presentazione delle domande per avere i contributi regionali.

E poi il trasporto di indumenti in mezza provincia per i malati, l’aiuto dato nella gestione degli anziani non deambulanti, i semplici incoraggiamenti dati ad ognuno e una raccolta di fondi che in poche ore ha racimolato 11mila euro che si sono andati ad aggiungere ai 135mila raccolti dagli imprenditori, tutti confluiti nella cassa dell’Ana “una realtà straordinaria – dice l’imprenditore Alessandro Lancia – di cui ci siamo fidati ciecamente e che ci ha permesso di organizzare una macchina degli aiuti a favore dell’ospedale di Sulmona straordinaria”.
Tre ventilatori polmonari, quasi 4mila mascherine ffp2 (che chi le aveva mai viste in ospedale), 400 tute protettive, 1.000 guanti, 5 termoscanner, 1 ecografo, 4.200 tamponi. Strumenti vitali per affrontare l’emergenza che sono arrivati all’Annunziata solo grazie alla solidarietà, corredo genetico di una comunità che sa essere presente nel momento del bisogno.

3 Commenti su "L’esercito dei volontari"

  1. Grazie a tutti i volontari
    Ma attenzione alla pecora nera che vi usa per poi candidarsi alle prossime comunali
    Buon 25 aprile

  2. giuseppe, fino ad ora le pecore nere sono state nelle municipalizzate e chi le sfrutta, ben vengano dai volontari, personalmente dopo aver votato sempre gli stessi mi piacerebbe poter votare un’altra persona. che hai paura che non vengano rieletti i soliti volponi?

  3. Caro Sulmo non era questo il senso
    Ben vengano brave ed oneste persone
    Ma non i “ furbetti “ delle varie associazioni che se ne approfittano delle brave persone
    A buon intenditore poche parole

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