L’Ersi riconosce l’autonomia gestionale: Pacentro brinda con l’acqua

Il rinnovo dei vertici Saca (che dovrebbe esserci entro il mese), il bilancio in difficoltà e gli aumenti annunciati in bolletta, non saranno problemi del Comune di Pacentro. E se da domani tutte le fontane non monumentali dei Comuni gestiti dalla società in house saranno chiuse per evitare interruzioni del servizio, quelle di Pacentro resteranno aperte.

Pacentro dall’altro ieri infatti è formalmente, in fatto di acqua, un caso a sé. L’Ersi ha riconosciuto al centro della Maiella l’autonomia gestionale del bene: un vero e proprio gestore del servizio idrico integrato, insomma, insieme ai sei regionali già esistenti.

Una battaglia che il sindaco Angelilli ha combattuto sin da quando era in opposizione e che ora grazie alla perseveranza e soprattutto ad un’attenta gestione del servizio è riuscito a vincere.

Pacentro è uno dei pochi casi in Abruzzo e in Italia di paese sopra i mille abitanti che potrà godere di questa autonomia gestionale, ottenuta grazie al rispetto di parametri speciali e rigidi: l’approvvigionamento da fonti qualitativamente pregiate, la presenza di sorgenti ricadenti in territorio protetto e, soprattutto, un utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico.

Gli otto chilometri di rete idrica del Comune, che sono alimentati da Fonte Romana e Fonte Pignatara, hanno infatti una percentuale di dispersione bassissima, intorno al 4%. Una percentuale che, come abbiamo spiegato nella nostra inchiesta del trimestrale, è lontana rispetto al 52% di quella regionale. Le 904 utenze allacciate sono tutte dotate di contatore e, anzi, entro l’anno, grazie ad un acquisto fatto lo scorso anno, i contatori verranno sostituiti con rilevatori monitorabili in remoto. Questo permetterà anche di verificare in tempo reale eventuali perdite in atto.

Quella di Pacentro è una storia in controtendenza, in un momento in cui si va verso la creazione di un gestore unico regionale: “Ci abbiamo sempre creduto – commenta il sindaco Angelilli – e oggi possiamo brindare con i calici della nostra acqua”, a tutti gli effetti l’acqua del sindaco.

8 Commenti su "L’Ersi riconosce l’autonomia gestionale: Pacentro brinda con l’acqua"

  1. Guido sempre traguardi raggiunti è molto importante per la tua bellissima città tanti auguri di buon lavoro futuro

  2. Ora possiamo parlare anche di beni pubblici come la riserva del bosco di s.antonio e la sdemanializzazione di area verde per progetto di parchi sensoriali?

  3. Esattamente dieci anni fa, gli italiani si recarono alle urne per chiedere senza mezzi termici che l’acqua restasse un bene di natura esclusivamente pubblico e che da essa non si traesse profitto. Quella volontà popolare è stata rispettata ? Per nulla. L’amministrazione di Pacentro ha dovuto perseverare è lottare per tenersi il servizio idrico integrato. L’amministrazione di Pacentro gestisce l’acquedotto dalla sorgente al rubinetto di casa con la dovuta attenzione e con i vari controlli, quasi tutta la rete rimessa a nuovo. Doveva passare a consorzi pubblici indebitati e carrozzoni.

  4. Un sindaco che sa cosa vuole e lotta per ottenerlo, ha a cuore la sua terra. Complimenti

  5. un sindaco che funziona | 3 Luglio 2022 at 12:28 | Rispondi

    finalmente un amministratore che sa cosa vuole e fa di tutto per i suoi cittadini,senza tanti sprechi e formalità..complimenti vivissimi al Sindaco ANGELILLI….
    abbasso la SACA ed il COGESA…Pessimamente Amministrati…povera SULMONA!!!!!! evviva ANGELILLI:::

  6. Proponete il Sindaco per la presidenza della SACA… le “ perdite”, il Servizio e le Tariffe dovrebbero diminuire.
    O forse NO?
    Facciamola ‘sta prova… non sprechiamo i talenti… le cariche SACA sono prossime al rinnovo.
    Coraggio.

  7. Complimenti al sindaco Angelilli, lui si che è un vero amministratore. No a Sulmona!!

  8. Marco Sciarra | 11 Luglio 2022 at 15:11 | Rispondi

    … il servizio idrico integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue… per l’organizzazione delle funzioni relative, la Regione Abruzzo deve individuare un unico ambito territoriale ottimale (ATO) che ricomprenda l’intero territorio regionale… l’acqua è pubblica… come recita il Regio Decreto 11 dicembre 1933, n° 1775 e successive integrazioni… e per questo motivo, la gestione, deve essere tolta dalle mani impositive di amministratori e gestori vari…

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