Alla fine è arrivato anche l’endorsement pubblico del governatore Luciano D’Alfonso per l’elezione di Angelo Caruso, sindaco di Castel Di Sangro ed unico candidato presidente della Provincia nelle elezioni di secondo livello, che si stanno tenendo oggi e che decreteranno, oltre che il nuovo presidente, anche i nuovi dieci membri del consiglio provinciale.
“Agli amministratori della provincia dell’Aquila che nella giornata di domani si recheranno alle urne per rinnovare l’Amministrazione provinciale, auguro una buona e ampia partecipazione” scriveva ieri D’Alfonso su Facebook aggiungendo “voglio dire che se fossi uno di loro sosterrei senza esitazione, voterei e farei campagna elettorale ad Angelo Caruso che pur essendo candidato unico meriterebbe di essere candidato univoco ed unitario. Angelo Caruso da sindaco di Castel di Sangro ha dimostrato capacità realizzative e qualità di amministratore indubitabili, ha reso più bella e accogliente la sua città, ha saputo essere punto di riferimento dei sindaci e delle comunità del territorio circostante come mai di recente era accaduto, ed il miracolo del rilancio attrattivo della montagna di Roccaraso lo si deve anche al suo impegno instancabile e alla sua opera.”
Nelle scorse settimane sulle pagine del Germe era stato raccontato come questa candidatura in realtà è stata costruita a tavolino con un’articolatissima strategia machiavelliana fatta di alleanze e controalleanze politiche e territoriali, dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo oggi a capo di Abruzzo Insieme, un contenitore civico che conta oltre centro amministratori locali e che a settembre verrà presentato ufficialmente al popolo abruzzese.
Era già nota la stima di D’Alfonso per Caruso, come era noto il suo appoggio all’idea della candidatura unica. Da Pescara hanno provato a condizionare il Partito Democratico provinciale che avrebbe dovuto convergere sulla linea di Gerosolimo. Alla presenza di Marco Rapino, segretario regionale, Mario Mazzetti, segretario provinciale – nonostante il suo disaccordo con la “linea” regionale – era intervenuto in un’assemblea dei circoli della provincia aquilana riportando “l’invito” di D’Alfonso e dei consiglieri regionali Pd, a sostenere Caruso. A quel punto però, sono insorti i circoli locali contro i diktat regionali e la lista democratica è stata presentata: “Uniti per la Provincia”.
Forse è anche per questo astio rimasto in sospeso fra costa ed entroterra che fra i commenti al post di D’Alfonso ci sono quelli di due peligni, Eleonora Mesiano, già candidata alle “parlamentari” Pd che scrive “Grazie Presidente per avermi convinta a riconsegnare la tessera di partito” e Roberto Di Loreto, ex segretario del circolo del Pd di Pratola Peligna, che ribatte così “Caro Presidente grazie del suggerimento ma noi del Partito Democratico, a cui anche tu sei iscritto, voteremo i candidati della lista di centrosinistra Uniti per la Provincia”.
Ma è D’Alfonso stesso a dissipare ogni dubbio in una risposta nei commenti, nella quale spiega che “Le Province sono diventate Ambiti Territoriali che richiedono una straordinaria collaborazione laica, istituzionale, consapevole e propositiva. Se leggo che in Provincia si costituiscono maggioranze e opposizioni il mio giudizio mi fa prendere in esame lo stordimento ideologico” pertanto c’è bisogno di una “grande e sconfinata collaborazione”.
Mero calcolo politico quello di D’Alfonso che si spende per un candidato non suo e non dice niente sulla lista Pd perché perdente, ma tutto ciò ha una sua logica. In primis perché potrebbe esserci stato un accordo su un tavolo regionale fra l’assessore Gerosolimo e il governatore per la desistenza del Pd alle elezioni provinciali vista la sconfitta sicura, dove potrebbe essere stata offerta una contropartita tesa a stabilizzare le frizioni esistenti in maggioranza fra Pd e quello che diventerà Abruzzo Insieme. In secundis perché con questo appoggio pubblico, appena concluse le operazioni di spoglio, D’Alfonso potrà rivendicare l’elezione di Caruso come sua. Certo niente di vero, ma nei palazzi che contano a Roma, le notizie della provincia arrivano sfocate come echi lontani e in questo gioco vince sempre chi strilla più forte.
Savino Monterisi
Certi i riferimenti,pura realta’,questi “amministratori” forse potrebbero avere dei risultati in un piccolo condominio….ragioni per gli accordi sottobanco.. il popolo abruzzese non e’ sveglio,attento,anzi fa finta di niente,dorme…purtroppo le Corti hanno bocciato i bilanci,i debiti devono essere onorati,quindi prepariamoci,oltre alla sospensione dei Servizi,tra poco anche l’aria sara’ razionata,quindi tutti in montagna,sulla pista ciclabile…si quella pensata dal faraone d’abruzzo.