Legge mancia: “Una nefandezza”. D’Alfonso chiede di annullare la omnibus

Distruggere una nefandezza. Questo chiede l’onorevole del partito democratico Luciano D’Alfonso a proposito dell’emendamento omnibus di fine anno con cui la maggioranza in consiglio regionale ha disposto l’erogazione di 18 milioni di euro a oltre 2 mila 300 beneficiari. Con la condizione “di maggiori entrate tributarie” di pari importo, una previsione impossibile di fronte al debito ciclopico delle ASL abruzzesi.

122 milioni di euro di cui la giunta regionale era a conoscenza, secondo D’Alfonso “perché un debito di tali proporzioni non emerge dall’oggi al domani” eppure nemmeno questo ha fermato la elargizione di denaro pubblico che l’onorevole non esita a definire corruzione.

Commessa “per far si che quei denari promessi ad associazioni, pro loco, Comuni e collegamenti vari dell’amichettismo creassero consenso elettorale in vista del voto regionale del 10 marzo”. Con la conseguenza di una variazione di bilancio “lacrime e sangue” per ripianare il “debito monstre per il settore più delicato dell’amministrazione regionale”.

Prosegue Luciano D’Alfonso con alcune considerazioni sul comportamento del centro destra alla guida della nostra Regione che invece di procedere attraverso bandi ed istruttorie, preferisce “fare le elemosine che in certi contesti assumono le sembianze di corruzione”, con alcuni candidati al consiglio regionale che in occasione delle recenti elezioni “sono andati in giro per i paesi alla ricerca di esponenti di associazioni dicendo: datemi il nominativo di un’associazione e vi darò qualche migliaio di euro”.

Un modo di agire già denunciato da tempo dall’onorevole del PD che oggi chiede di deliberare la revoca di un emendamento che dai toni della farsa assume oggi quello del dramma, “un provvedimento scellerato, maledetto, immorale, antigiuridico e distruttore di educazione”.

2 Commenti su "Legge mancia: “Una nefandezza”. D’Alfonso chiede di annullare la omnibus"

  1. Dalle mie tasche | 14 Giugno 2024 at 16:18 | Rispondi

    Condivido in pieno.

  2. Condivido la necessità di rimuovere la legge mancia, ma in ogni ambito amministrativo, partendo dal Parlamento stesso.
    Noto anche una punta di ambiguità, dove quando le “mancette” le davano altri, comunque andava bene!

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